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Svaligiarono le casseforti di Big Bus. Arrestato anche il militante di destra Dall'Ara

Andrea Ossino
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Nel cuore di Roma, in via Nazionale, la notte del 18 settembre 2019 quattro rapinatori sono entrati in azione svaligiando due cassaforti di una delle più note società di bus turistici della Capitale: la "Big Bus Tour Rome". Una rapina da film quella scattata dopo la mezzanotte e durata un paio d’ore. Un colpo che ha fruttato circa 90 mila euro alle quattro persone che lo hanno organizzato. Quello che gli indagati non sapevano è ciò che sarebbe accaduto dopo: i carabinieri hanno seguito ogni loro mossa e questa mattina, all’alba, hanno bussato alla porta dei 4 rapinatori. I “pali” Antonio Romano e Claudio Bottoni sono stati arrestati. Proprio come l’autista austriaco Mischel Radu e il pregiudicato romano Yari Dall’Ara (nella foto qui sotto)

Non è la prima volta che gli indagati hanno "lavorato" insieme. Erano già noti alle forze dell’ordine. In particolare Dall’Ara è conosciuto per essere un  militante dei movimenti dell’estrema destra romana, già noto alle cronache per essere aver capeggiato la protesta contro il centro di accoglienza di Via del Frantoio a Tiburtino III nell’agosto del 2017. Una lunga carriera riassunta nel provvedimento con cui i carabinieri della Compagnia Roma Centro, a conclusione di un’attività d’indagine denominata “Big Bus”, durata circa 6 mesi e coordinata dalla Procura capitolina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma,  per il reato di furto in concorso.

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