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Il Lazio dichiara guerra al revenge porn

Via libera in commissione alla legge contro la diffusione di video privati in rete. Ora il testo passa al vaglio dell'Aula della Pisana

Daniele Di Mario
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Guerra al revange porn nel Lazio. La commissione Sviluppo economico e attività produttive della Pisana dà il via libera alla proposta di legge su "Interventi di prevenzione e sostegno in materia di diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti”, prima firmataria Sara Battisti del Partito democratico. Prima del voto all'unanimità, l'undicesima commissione, presieduta da Marietta Tidei (gruppo Misto), ha approvato anche la modifica del titolo del provvedimento e la norma finanziaria votata in commissione Bilancio il 19 maggio scorso, che prevede uno stanziamento complessivo di 550 mila euro per il triennio 2020-2022. Tranne che per queste due ultime modifiche, il testo licenziato oggi è lo stesso approvato dalla commissione nella seduta del 3 marzo scorso. Un provvedimento che mira a prevenire e a contrastare sia il cosiddetto revenge porn – la diffusione per vendetta di materiale sessualmente esplicito tramite il web, i social network e i servizi di messaggistica istantanea senza il consenso della vittima – sia la condivisione dello stesso con altre finalità, quali il guadagno economico, la visibilità o per mero gioco. Fenomeni in netta crescita che spesso generano problemi psicologici tra le vittime e allarme sociale, soprattutto nelle scuole. La legge ha come obiettivo la prevenzione del fenomeno della diffusione non consensuale di immagini e video sessualmente espliciti, il sostegno alle persone vittime dei reati di cui all'articolo 612 ter del codice penale, la diffusione della cultura del rispetto della dignità della persona e dei sentimenti dell'affettività e della sessualità. Il testo prevede campagne di sensibilizzazione e di informazione, anche in collaborazione con soggetti del terzo settore, per diffondere "modelli positivi di relazioni intime fondate su una maggiore consapevolezza e sicurezza di sé e sul rispetto degli altri", rivolte soprattutto ai giovani; promozione di attività di supporto psicologico e di reinserimento sociale e lavorativo delle vittime; monitoraggio dei dati relativi al reato, attraverso la raccolta delle informazioni fornite dai soggetti del terzo settore. La nuova normativa, che ora dovrà passare al vaglio dell'Aula, prevede che la Giunta regionale stabilirà, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, i requisiti strutturali e professionali dei soggetti del terzo settore nonché i criteri e le modalità per accedere ai contributi. Nella stessa seduta, l'undicesima commissione ha anche iniziato l'esame della proposta di legge n. 215 del 4 maggio 2020, di iniziativa dei consiglieri del gruppo Misto Marietta Tidei ed Enrico Cavallari, che mira a modificare l'articolo 34 del Testo Unico del commercio (legge regionale n. 22 del 2019), introducendo una deroga alle norme su saldi e vendite promozionali. La presidente Tidei ha però spiegato che il testo presentato è stato superato dalla decisione della Conferenza Stato-Regioni di posticipare l'inizio del periodo dei saldi ai primi giorni di agosto. Per questo motivo, fermo restando l'intento di intervenire a sostegno delle attività commerciali, la commissione e l'assessore regionale Paolo Orneli hanno deciso di approfondire la questione per puntare poi ad approvare un emendamento di sintesi tra la proposta di legge e le linee guida della Conferenza. Emendamento di cui si è parlato nella seduta di oggi, trovando ampio consenso, da votare già nella seduta di lunedì 25 maggio.  

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