il delitto del vice brigadiere
Omicidio Cerciello Rega, spunta il perito della famiglia Cucchi. Gasparri: non è un processo ai carabinieri
Il perito della famiglia Cucchi farà la consulenza su uno degli americani accusati dell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Si tratta del professor Vittorio Fineschi, medico legale scelto dalla Corte d'Assise di Roma per valutare la stabilità mentale di Finnegan Lee Elder uno dei due turisti americani finito nel carcere Regina Coeli insieme a Christian Gabriel Natale Hjort per il delitto del militare a Prati lo scorso 26 luglio. I ragazzi americani sono accusati di concorso in omicidio volontario, lesioni, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. La convocazione del professor Fineschi è stata subito contestata dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. "Ma il processo per l’omicidio da parte dei due americani del vice brigadiere dei carabinieri Cerciello, è un processo agli assassini o all’Arma dei Carabinieri? Perché la Corte d’Assise convoca come perito il dottor Fineschi che si occupò già del caso Cucchi? Una scelta che solleva più di un sospetto" denuncia Gasparri. "Diciamo queste cose pubblicamente e prima che errori gravi vengano commessi dai magistrati. Non stiamo in silenzio. Vogliamo un processo trasparente, equo e speriamo rapido. Che punisca in modo severo gli assassini di un carabiniere. Invece alcune scelte della magistratura, che sono state ipotizzate, alimentano più di un dubbio. Sembra quasi che il processo debba essere alla vittima e non agli assassini. La scelta di questo perito non rimarrebbe senza conseguenze. Abbiamo i riflettori puntati su questa vicenda perché dobbiamo essere garanti di legalità. Le vittime del dovere non vanno piante soltanto nel momento della loro morte. Vanno tutelate in ogni passaggio. Ed è quello che intendo fare. Sappiano i magistrati che siamo attenti e vigili. Anche questo è un principio di democrazia essenziale, al quale non verremo meno. La memoria di Cerciello e di tutte le vittime del dovere non può essere al centro di scelte più che discutibili. Lo diciamo ad alta voce e nessuno ci potrà zittire”.