Mascherine fantasma alla Regione Lazio. "Avevamo l'offerta migliore, ci hanno scartato"
Dal 19 marzo la Protezione Civile della Regione Lazio era in possesso di un preventivo (di cui II Tempo è in possesso) per acquistare due milioni di mascherine FFP2 e altrettanti di FFP3, tune marchiate 3M, a due euro e 53 centesimi al pezzo. Vale a dire, un preventivo più basso di 1,07 euro rispetto a quelli Eco Tech per le FFP2 che la Eco Tech ha proposto a 3,60 euro a mascherina e di 1,37 per le FFP3, vendute a 3,90 euro/pezzo. Consegna 5-10 giorni. Nota bene: il preventivo in questione era della società svizzera Exor, la stessa presso cui è andata a rifornirsi la Eco Tech. Leggi anche: Mascherine fantasma, la fuga continua. Zingaretti e D'Amato non si presentano PAGARE DI PIÙ LA STESSA MERCE uindi, il primo quesito da chiarire è come mai la Protezione Civile regionale abbia ignorato un preventivo marcato Exore abbia preferito pagare 1,07 euro in più per ogni mascherina FFP2 e 1,37 per le FFP3 alla Eco Tech però sempre della Exor. La motivazione sarebbe legata al fatto che il preventivo proposto proveni va da un intermediario ritenendo più affidabile quello di un produttore di lampadine a Led, evidentemente non un intermediario. Peraltro, il preventivo Exor del 19 marzo è inferiore a quasi tutti quelli poi accettati dalla Regione in date successive. A un prezzo più basso c' è solo quello della società di Hong Kong Wisdom glory Holdings, quella dei Panama Papers, che ha venduto due milioni di FFP2 a due euro e 30. Per tune le altre partite, il preventivo Exor del 19 marzo sulle FFP2 è inferiore rispetto a quelli proposti dalla Pio Macarra di Roma (2,95 euro/pezzo), dalla Biolife di Taranto o dalla Time di Roma (tre euro/pezzo), dalla Emgi di Milano (3,90). Per le FFP3, Eco Tech a parte, quello offerto alla Regione era di molto inferiore anche a quello della IDP di Cogliate cui la Protezione civile regionale ha versato quattro euro e 45 centesimi al pezzo... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI