ponte di nona
Smantellato clan che guadagnava 300mila euro al mese
Un altro quartiere della Capitale ha subito un vero e proprio blitz dei carabinieri per combattere lo spaccio di droga. È stato infatti sgomniata un'organizzazione dedita allo spaccio e che operava nella zona est della capitale, a Ponte di Nona, che tra l’altro, utilizzavano la violenza e l’estorsione in caso di mancati pagamenti o per chi disobbediva agli ordini dei vertici. Dalle prime luci dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Tivoli, con la collaborazione delle unità cinofile e di un elicottero dell’Arma, su ordine del gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, hanno arrestando 14 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sequestro di persona, lesioni personali gravi e maltrattamenti. I militari hanno documentato oltre 200 episodi giornalieri di spaccio, in particolare di cocaina, crack, marijuana e hashish. È stato quantificato un volume d’affari di circa 300 mila euro mensili. L’indagine ha consentito di disarticolare un'associazione criminale che opera nel quartiere di Ponte di Nona individuando i vertici, gli affiliati e gli spacciatori. I carabinieri hanno identificato anche i responsabili di pestaggi e sequestri di persona a scopo di estorsione a danno di spacciatori e vedette, per aver violato gli ordini ricevuti dal clan e per ripagare presunti debiti di droga. In un caso un acquirente è stato rapinato perché non pagava i suoi debiti di droga e poi è stato costretto a spacciare per l’organizzazione. In un altro caso uno spacciatore, che si era appropriato di un quantitativo di droga senza autorizzazione e aveva abbandonato il suo turno di vedetta, è stato pestato e ridotto in fin di vita e dopo un periodo di ricovero in ospedale, è morto. Compiute perquisizioni e sequestri sia nei confronti dei 14 arrestati ma anche per altri 16 indagati ritenuti vicini al clan. Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno arrestato 14 persone, di cui 13 in carcere e 1 agli arresti domiciliari, oltre a denunciare 16 persone. L’indagine è partita a ottobre 2019 e ha consentito di individuare l’esistenza di una organizzazione criminale organizzata che operava nella piazza di spaccio di via don Primo Mazzolari 300. Nel corso delle perquisizioni ad arrestati e denunciati sono stati trovati e sequestrati circa 3 chili di cocaina e crack, 58 di hashish e 1,2 di marijuana. Sono stati individuati i responsabili di pestaggi e sequestri di persona in danno di spacciatori e vedette, costretti per ripagare presunti debiti di droga a spacciare per l’organizzazione, rinchiusi all’interno di sottoscala la cui apertura era possibile solo dall’esterno con pochissima acqua e cibo per molti giorni.