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Dal Coronavirus al CoRomavirus? Nella Capitale ancora non esiste

Secondo gli esperti non ci sono focolai nella Regione Lazio

Antonio Sbraga
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C'è già chi lo ha rinominato “CoRomavirus”, nonostante le smentite ufficiali che, al contrario, assicurano: “ad oggi non ci sono focolai nel territorio della Regione Lazio e non ci sono cittadini residenti a Roma positivi al Covid19”. Tutti effetti di rientro, “con link epidemiologico con il nord Italia”, come lo definiscono gli esperti. Anche se, nella città della santa sede, la diocesi è dovuta arrivare a “lasciare le acquasantiere vuote” e tralasciare “lo scambio del segno di pace: inviteremo i fedeli a ricevere la santa Comunione sulla mano”, ha scritto il segretario generale del Vicariato, monsignor Pierangelo Pedretti, in una lettera inviata a tutti i sacerdoti. Le chiese di San Luigi dei Francesi e Sant'Ivo dei Bretoni, chiuse da domenica scorsa (uno dei sacerdoti, un prete francese di 43 anni è risultato positivo al test effettuato a Parigi), riapriranno domani. Governo e Regione “in questo momento ci dicono che hanno la situazione sotto controllo”, ha assicurato ieri la sindaca, Virginia Raggi, inaugurando un'area giochi nel parco di Tor Fiscale. Però le cifre dei casi in cura nella capitale ieri hanno toccato il fatidico numero 17: tanti sono i pazienti risultati positivi, con 12 ricoveri allo Spallanzani, “compresa la coppia cinese ormai negativizzata”. All'Istituto nazionale per le malattie infettive è stato trasferito un altro “allievo della scuola dei Vigili del Fuoco di Capannelle”. E' “un allievo della sezione 6°, compagno di stanza del caso 2- spiega il capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo- Non mutano pertanto le misure di sicurezza e di sorveglianza, risultando il ragazzo appartenente alla stessa sezione del secondo allievo positivo”. Quindi proseguirà “l'isolamento per 45 allievi entrati in contatto stretto con quelli risultati positivi”, con l'avvio “a sorveglianza sanitaria passiva presso i rispettivi domicili per i restanti 129 allievi”. Sono poi ricoverati un giornalista della Rai (“è stato in trasferta in zona gialla e non ha avuto accesso ai presidi aziendali negli ultimi dieci giorni”, informa l'azienda radiotelevisiva), “una Donna residente a Fiuggi, una della provincia di Cremona e una di Sassari. Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche che non destano preoccupazioni ad eccezione di due che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio”, assicura il bollettino medico dello Spallanzani, che sinora ha analizzato “248 pazienti. Di questi, 203, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Quarantacinque sono i pazienti tutt'ora ricoverati”. E, tra i 5 nuovi casi positivi emersi ieri, “2 sono riconducibili al nucleo famigliare di Pomezia, 1 di rientro dall'Iran, 1 di rientro da Zanzibar con link epidemiologico di Bergamo e 1 uomo di Castel Madama con link epidemiologico con il nord Italia”. La famiglia è quella dell'agente di polizia già ricoverato: per loro “l'indagine epidemiologica effettuata sui casi di Pomezia evidenzia un link con l'evento del 14 Febbraio al Forum di Assago. La sequenza temporale dell'esordio dei sintomi e l'analisi sierologica depongono per contatto non autoctono ma derivante dalla Lombardia. Il contact racing nel quale vengono riportati nel dettaglio contatti, trasporti e soggiorni è stato immediatamente messo a disposizione del ministero della Salute, come da protocollo”. E se il concerto dei Jonas Brothers è il principale indiziato per il contagio della figlia del poliziotto in servizio a Spinaceto (saranno allertati e controllati tutti i passeggeri che erano con lei sul treno), c'è “un viaggio di lavoro nel nord Italia” nella ricostruzione del test positivo per un uomo che risiede a Castel Madama. Dove il Comune, “dopo aver accertato che fanno parte del nucleo familiare dell'uomo che ha contratto il virus 2 alunni, ha ordinato la chiusura di tutti i plessi dell'Istituto comprensivo di Castel Madama dal 4 al 17 marzo”. A Roma, invece, la preside del Liceo Manara ha scritto una circolare che, “ai fini del contenimento della possibile diffusione del Covid-19, invita i genitori che hanno già prenotato i colloqui con i docenti a limitare alle sole urgenze gli incontri in presenza, fino al giorno 15 marzo. Anche per le urgenze si suggerisce in alternativa di utilizzare la modalità telematica via Skype”. Limitazioni alle presenze fisiche sono state impartite anche da 2 policlinici: Tor Vergata e Casilino. Nel nosocomio di Via Casilina ieri si è pure diffusa la notizia di un infermiere che sarebbe stato portato allo Spallanzani per accertamenti. La direzione del policlinico Casilino, contattata sul caso, ha preferito però non rilasciare dichiarazioni. Sul suo sito ufficiale ha pubblicato il seguente avviso: “Allo scopo di tutelare i pazienti ricoverati, gli operatori ed i visitatori fino a nuove diverse disposizioni sarà consentito l'ingresso in reparto di un solo visitatore per paziente. I nominativi dei visitatori che potranno accedere al reparto saranno indicati dal paziente stesso. Sarà interdetto l'accesso al reparto ai visitatori, anche se designati dal paziente, qualora presentino sintomi quali febbre, raffreddore, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie o uno solo dei sintomi indicati. In considerazione della facilità di diffusione del nuovo Coronavirus (COVID-2019), allo scopo di limitare i rischi di contagio, si richiede la massima collaborazione da parte dell'utenza. Per accedere al reparto suonare il campanello”. Anche al policlinico Tor Vergata ora limita le presenze di familiari ed accompagnatori di pazienti e degenti ad una sola persona. Dopo la messa in “sorveglianza sanitaria domiciliare” di 9 dipendenti ed il richiamo di 98 pazienti per accertamenti (tutti coloro che hanno stazionato nell'astanteria del Pronto soccorso, frequentato il 26 e 27 febbraio dall'agente di polizia, le cui condizioni si sono nel frattempo aggravate: necessita di un supporto respiratorio), il policlinico invita gli utenti “in questo momento di emergenza, ad accedere al PTV con non più di un accompagnatore. In caso di ricovero è consentita la visita da parte di un solo familiare /conoscente”, questo l'avviso diramato dall'azienda ospedaliera. E, mentre la mezza maratona Roma-Ostia, in programma domenica 8, è stata annullata, le cancellazioni aumentano. Tant'è che, pur non avendo zone rosse, la capitale teme di andare con i conti in rosso, soprattutto nel turismo, come paventa l'assessore Carlo Cafarotti, che ha quantificato “per il momento un danno di 800 milioni di euro”. Senza contare l'effetto virale sulle prenotazioni per i prossimi mesi (si teme un -60% per le vacanze pasquali) che già fa gridare gli operatori economici e turistici contro il nuovo “CoRomavirus”.

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