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Le piccole imprese della Capitale non si riprendono

Damiana Verucci
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Il 2019 si è chiuso con una sostanziale immobilità e assenza di crescita delle piccole e medie imprese del Lazio. Non passa inosservato, tuttavia, il crollo dell'occupazione rispetto al 2018 e, dato questo positivo, l'aumento del numero di imprese rispetto al trend nazionale, grazie in particolare al traino di Roma e della provincia. Per approfondire leggi anche: Sfatato un falso mito, partite Iva le più tartassate Sono i dati più importanti dell'indagine congiunturale condotta da Federlazio su un campione di 450 imprese associate. «La prima considerazione che emerge dalla nostra indagine è una sostanziale conferma del trend negativo registrato già nei mesi scorsi - ha commentato il direttore generale di Federlazio, Luciano Mocci - Una immobilità e assenza di crescita che, purtroppo, emerge da quasi tutti i dati raccolti sia sul piano nazionale che su quello regionale». Dunque sono negativi i dati riguardanti i mercati internazionali mentre migliorano sul fronte nazionale. Segno meno anche per il fatturato sul mercato interno e su quello extra Ue. Così come si registrano passi indietro delle aziende in relazione all'andamento della produzione. Aumentano le esportazioni sebbene le azioni messe in campo dalla Regione a sostegno risultino ancora una goccia nel mare: «Sono infatti ancora troppo poche le imprese che esportano», ha spiegato Mocci. Dall'indagine è poi emerso che... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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