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Tra guasti e stop metro A al collasso

Fernando Magliaro
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Per la linea A della metro sembra paurosamente avvicinarsi il collasso: ieri pomeriggio, seconda volta in quattro giorni, chiude la tratta Battistini-Ottaviano. Nel pomeriggio di domenica, il crollo de scala mobile a Furio Camillo che segue quelli di Repubblica e Barberini e che, pur non essendo ancora stato inserito sul sito aziendale, porta a 20 su 27 il totale delle stazioni che riportano qualche problema fra ascensori, montascale, uscite chiuse. Atac si è premurata di diffondere una nota che dovrebbe risultare tranquillizzante: «Sono in corso le verifiche sulla scala mobile di Furio Camillo per accertare le ragioni del guasto che si è verificato ieri pomeriggio a un gradino. I sistemi di sicurezza si sono immediatamente attivati. La scala si è fermata ed è stata messa subito fuori servizio, senza alcun problema per le persone. Ciò a riprova dell'elevato livello di sicurezza garantito oggi dal sistema degli impianti di traslazione della metropolitana di Roma». Quello di Furio Camillo, però, è solo l'ultimo incidente di una lunga serie iniziata il 23 ottobre 2018 con l'incidente di Repubblica. Quel pomeriggio, per la prima volta, una scala mobile crollò. Ci furono una quarantina di feriti, tutti cittadini russi a Roma per seguire la partita di champions League fra la Roma e il CSKA Mosca. Poi ci fu Barberini a marzo 2019: gradino sparito sotto i piedi dei passeggeri. Esattamente come a Furio Camillo domenica. In questi due casi, nessuno si è fatto male. Quasi superfluo ricordare le chiusure delle stazioni Repubblica, Spagna e Barberini per la rottura delle scale mobili. Con Barberini che, dopo oltre 300 giorni di chiusura è stata riaperta solo in uscita... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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