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Tari non pagata, le Iene "prigioniere" nell'ambasciata della Costa d'Avorio

Filippo Roma e il suo operatore fermati dalla sicurezza che gli ha tolto telecamere e microfoni

Davide Di Santo
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"Sequestrati" all'interno dell'ambasciata della Costa d'Avorio per tre ore e poi "liberati". Il motivo? Hanno chiesto conto ai diplomatici africani del mancato pagamento della Tari, la tassa dei rifiuti, al Comune di Roma. Protagonisti della vicenda la iena Filippo Roma e il suo operatore Fabrizio Arioli, si legge sul sito de Le Iene. I fatti sono in continuo divenire. La sicurezza dell'ambasciata trattiene all'interno della palazzina, ai Parioli, "dopo aver sottratto telecamera, schede e microfoni", denuncia la trasmissione Mediaset. "La polizia italiana non può intervenire. Ci hanno di fatto sequestrato all'interno dell'ambasciata della Costa d'Avorio in Italia, hanno fatto sparire telecamera, microfoni e schede e non ci fanno uscire da qui", dice Airoli al telefono alla trasmissione mentre in sottofondo si sentono le voci concitate del personale dell'ambasciata. La situazione è in stallo. La polizia non può intervenire perché l'ambasciata è territorio ivoriano. All'esterno dell'edificio arrivano i carabinieri. A rendere ancora più surreale la vicenda il fatto che, spiegano Le Iene, la situazione debitoria della rappresentanza diplomatica (ben 72.426,17 euro) sia stata già sanata. Alle 14.30 il lieto fine, i due vengono "liberati". Vedremo in onda quello che è successo. 

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