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M5S, Monica Lozzi in pole per il dopo Virginia Raggi

La presidente del VII Municipio pronta a tentare la scalata al Campidoglio per prendere il posto del sindaco Virginia Raggi

Gianluca De Rosa
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Cassonetti e automobili dati alle fiamme nel VII Municipio. Alla presidente del Monica Lozzi va il mio sostegno e il mio incoraggiamento a proseguire con il lavoro che sta svolgendo sul territorio». Virginia Raggi, con un nobile pretesto, corteggia Monica Lozzi, la presidente del VII Municipio gagliarda e verace che negli scorsi mesi ha più volte accusato il Campidoglio di «scarsa condivisione dei problemi», arrivando perfino a contestare a Palazzo Senatorio di rivendicare successi non suoi e la giunta Raggi di essere concentrata solo sulla comunicazione. E per questo Monica è pronta – Virginia lo sa bene – a cercare di andarci direttamente lei in Campidoglio a far cambiare la musica. Sarà, è molto probabile, la sfidante di Raggi nel M5s per la candidatura a sindaco. Ammesso che la Raggi possa ricandidarsi: ieri sera Luigi Di Maio ha ribadito. «Noi osserviamo la regola dei due mandati e Virginia non ha mai chiesto di derogare al secondo mandato». Giochi chiusi? Si vedrà. Intanto il duello tra Lozzi e Raggi va avanti. L'ultimo schiaffo della presidente di Municipio alla sindaca era arrivato alcune settimane fa. In occasione dell'anniversario dell'abbattimento delle villette abusive del clan Casamonica al Quadraro. Quel giorno appena saputo dell'evento organizzato dal Campidoglio, Lozzi ha pensato di mettere i puntini sulle i. Sulla sua pagina Facebook ha postato un video in cui sostanzialmente ha rivendicato il successo, sminuendo il ruolo della giunta comunale che della battaglia ai clan – dai Casamonica agli Spada – ha sempre fatto uno dei punti di maggiore vanto. Circondata da alcuni assessori ha spiegato: «Il Municipio è l'organo competente per gli abusi edilizi, nel 2017 prendemmo in mano la questione e tra i vari fascicoli trovammo anche il caso dei Casamonica. E così siamo intervenuti». Poi l'affondo: «È stato un lavoro complicatissimo: abbiamo trovato dal nostro bilancio 600mila euro e poi insieme ai nostri uffici e alla nostra polizia municipale ci siamo messi all'opera. Nessuno di noi si sarebbe aspettato che tutto ciò sarebbe diventato un evento storico, per noi era normale amministrazione. Tutte queste attività sono state possibili grazie a un gioco di squadra. Da soli non si va da nessuna parte. Con un po' ritardo abbiamo saputo della fiaccolata della nostra sindaca, che sarà nostra gradita ospite». Non era la prima volta che accadeva. A febbraio scorso Lozzi si era infuriata per un post della sindaca che rivendica la riparazione di una scuola. «Tutta l'attività relativa ai lavori per la riapertura della scuola è stata svolta unicamente dal Municipio VII», aveva sbottato. «Siamo stanchi di un modus operandi a livello centrale che non prevede la condivisione di problemi, ma che risulta invece estremamente attivo nella pubblicizzazione dei risultati ottenuti».

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