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Luca Sacchi, la madre e i sospetti su Anastasiya: "Quello sguardo di intesa..."

La madre del ragazzo ucciso: indosso i suoi vestiti per sentirlo vicino

Davide Di Santo
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Nel giorno in cui Anastasiya Kylemnyk è indagata e sottoposta all'obbligo di firma, la madre di Luca Sacchi è ospite a Quarto Grado su Rete 4. La signora Tina ha parlato del figlio ucciso davanti a un pub di Colli Albani, sostenendo che non sapesse nulla della trattativa per acquistare droga che sarebbe dietro al delitto. La donna ha parlato anche delle amicizie di Anastasiya e del figlio e aggiunge nuovi elementi. "Questa estate ho visto uno sguardo tra i due (la ragazza ucraina e uno dei ragazzi coinvolti nella presunta trattativa per la droga) non so se di intesa o qualcosa di più. E infatti a mio figlio ho detto: stai attento a chi hai vicino. E lui mi ha detto: perché? Io ho ripetuto: stai solo attento a chi hai vicino. Ma pensavo a un'intesa tra i due". Per approfondire leggi anche: Luca Sacchi, svolta nelle indagini: indagata la fidanzata La madre e il padre di Luca chiedono che la ragazza dica finalmente la verità. La signora Tina poi racconta del dolore per la perdita del figlio. "Questa sera indosso la tuta che Luca portava quella sera e con cui l'abbiamo messo nella bara. Ne abbiamo comprata una per ogni membro della famiglia. Mi vesto con i vestiti di mio figlio per sentirlo più vicino". L'omicidio di Luca Sacchi, il personal tranier di 24 anni ucciso con un colpo di pistola in testa la sera del 23 ottobre scorso nel quartiere Appio Latino a Roma, è maturato in un contesto di traffico di sostanze stupefacenti. Quella sera, hanno spiegato gli investigatori, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino (già arrestati per il delitto) avrebbero dovuto consegnare 15 kg di marijuana, forniti da un 22enne, arrestato oggi, alla 25enne ex fidanzata di Luca, Anastasia Kylemnyk (destinataria dell'obbligo di presentazione alla P.G.), all'amico della vittima di 24 anni, sempre arrestato oggi, ed ad altri co-acquirenti ancora non identificati, per un prezzo pattuito di 70mila euro. Anziché consegnare agli acquirenti la droga, Paolo Pirino ha colpito con una mazza da baseball Luca Sacchi e la fidanzata, intimandole di consegnare lo zaino con i soldi: vedendo le resistenze dei due, Valerio Del Grosso ha così esploso contro il personal trainer un solo colpo di arma da fuoco, da distanza ravvicinata, volutamente in direzione del capo, provocandogli lesioni che lo avrebbero fatto morire alcune ore dopo. È stato inoltre ricostruito che, nelle ore precedenti all'aggressione, dopo aver condiviso il piano criminoso di passare da una compravendita di stupefacenti ad una rapina, il ragazzo 22enne aveva consegnato materialmente a Del Grosso e Pirino la pistola, una calibro 38, utilizzata poi per uccidere Sacchi. Tutti e cinque i destinatari dell'ordinanza che dispone misure cautelari firmata dal Gip rispondono di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ossia il ragazzo 22enne come fornitore, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino come incaricati della trattativa e della consegna di 15 kg di marijuana di buona qualità, evidentemente destinati alla vendita, all'amico 24enne della vittima, ad Anastasia e ad altri co-acquirenti. Lo stupefacente era già stato confezionato in balle e Anastasia, hanno ricostruito gli inquirenti, aveva già pronto il denaro nello zaino, 70mila euro, che aveva mostrato ad un emissario di Valerio Del Grosso. Ma la cessione non si è realizzata perché i fornitori, pur raggiunto l'accordo, hanno poi deciso di rapinare gli acquirenti della grossa somma senza consegnare la droga. La donna durante la trasmissione ha auspicato una condanna esemplare per i due accusati dell'omicidio: "Voglio che restino in carcere e che non me li trovi in giro dopo pochi anni. Sarebbe un dolore troppo grande", ha detto la signora Tina.

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