la storia
Trasporto disabili sotto accusa. La denuncia di Claudia: "Io abbandonata dal Comune di Roma"
Ancora disagi inerenti il trasporto disabili nella Capitale. Al riguardo Il Tempo raccoglie un’altra testimonianza. Questa volta è una ragazza di 30 anni, affetta da grave atrofia muscolare. Ecco di seguito la sua lettera di denuncia: “Mi chiamo Claudia Bova, ho 30 anni e abito a Roma. Oltre a voi ho mandato questa mail a tutti gli organi competenti del Comune di Roma ma nessuno mi ha mai considerata. Non ho mai ricevuto alcuna risposta. Sono affetta da una grave malattia neuromuscolare rara, la SMA: Atrofia muscolare spinale. È una malattia degenerativa che indebolisce i miei muscoli, costringendomi da sempre su una carrozzina elettronica che riesco a manovrare con le dita delle mani, e che continua ad aggravarsi. La SMA impedisce ogni tipo di movimento volontario, compreso l'articolazione della parola. Io sono tracheotomizzata per cui ho bisogno di utilizzare una macchina della tosse che mi libera dal catarro che spesso da problemi ai miei polmoni, e due aspiratori che porto sempre con me che mi aiutano ad aspirare il catarro per non affogare, non potendo deglutire la saliva. Inoltre tutte le notti sono attaccata ad un macchinario (respiratore) sia per espandere la gabbia toracica, sia per evitare di andare in apnea. Nonostante queste gravi difficoltà, ho sempre cercato di avere una vita piena, "normale", andando a scuola, intessendo relazioni sociali, uscendo, oltre che per le visite mediche che sono moltissime, anche per partecipare ad eventi o concerti. Tutto ciò è stato possibile grazie al servizio trasporto disabili del Comune di Roma, unica possibilità per me di esercitare un diritto alla mobilità e alla salute. Infatti, la situazione economica mia e di mia madre, con la quale vivo, non mi dà la possibilità di fare tutte le visite e i controlli necessari, perché non possiamo permetterci di pagare un taxi per tutto quello che richiede la cura della mia salute. Non ho un padre perché non mi ha voluta per le mie condizioni... Io e mia madre viviamo sole, e possiamo contare solo sul suo assegno sociale perché lei non ha mai potuto lavorare, avendo dovuto assistere me da quando sono piccola, e la mia pensione di invalidità con accompagnamento. Non posso permettermi di comprare una macchina accessibile e non possiamo neanche usufruire dell'aiuto offerto da qualcuno che ha una macchina perché la mia carrozzina elettronica è molto ingombrante e necessita di un mezzo specifico per il trasporto. Qualche mese fa, avendo il Comune di Roma deciso di fare una nuova graduatoria per il servizio trasporto disabili, anche noi, nonostante fossero anni che usufruivamo del trasporto, abbiamo dovuto come tutti fare domanda, ma purtroppo la mia è stata rigettata in via definitiva a causa della mancata presentazione del contrassegno disabili, ritenuto requisito indispensabile per la presentazione della domanda. Ammetto che, presa dall'agitazione di poter perdere -come poi, amara ironia della sorte, è stato- un servizio per me così importante, non ho letto con la dovuta attenzione il bando, ma dopo aver scoperto (il 02/08/2019 quando mi sono arrivate le credenziali di accesso al sito) di aver ottenuto punteggio "0", ho provato a rimediare andando il 20/08/2019 presso gli uffici di Roma Mobilità a rinnovare il contrassegno, anche se ormai era troppo tardi ai fini della graduatoria. Mi è venuto dunque da chiedermi se fosse possibile che requisito indispensabile per accedere ad un servizio così vitale, sia un qualcosa (il contrassegno disabili) di per sé non obbligatorio bensì facoltativo. Io ho sempre avuto il contrassegno disabili in quanto nella mia certificazione dell'handicap secondo la legge 104/92, è presente l'art. 3 comma 3 ("Persona con handicap con connotazione di gravità") ma ad un certo punto non l'ho più rinnovato non avendo né una macchina propria ed una targa da associare, né la possibilità, date le dimensioni e la tipologia di carrozzina, di poter salire su altre vetture. E così, ora mi ritrovo con un contrassegno che non potrò mai usare ed esclusa da un servizio sul quale ho potuto contare per anni, sostanzialmente reclusa in casa, senza la possibilità di andare oltre le immediate vicinanze, come se il mio corpo, a causa della malattia, non mi tenesse già abbastanza prigioniera. Ma soprattutto in questo periodo ho necessità di andare frequentemente in ospedale perché ho la peg (non mangio dalla bocca da 17 anni) e sto avendo dei problemi di digestione e di stomaco che mi hanno portato a dimagrire di 14 kg, e ora non posso andare ai controlli perché non posso permettermi di pagare ogni volta il taxi. Infine ho anche saputo da una mia conoscenza che lei pur non essendo titolare di contrassegno, mentre io si ed ora l'ho anche rinnovato, è venuta al Campidoglio ed ha ottenuto il trasporto. Questo ha ulteriormente aumentato il mio senso di ingiustizia e frustrazione. Le chiederei, quindi, per cortesia di provvedere, per trovare una soluzione che mi aiuti perché ne ho veramente bisogno e perché la mobilità per me è necessaria alla mia salute e alla mia dignità. Grazie dell'attenzione. In attesa di un gentile riscontro porgo cordiali saluti, Grazie. Claudia Bova” L’appello è stato subito accolto dal consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina, Francesco Figliomeni, e Marco Rollero, presidente del club delle libertà per le politiche sociali e sicurezza di Forza Italia che hanno dichiarato in una nota rivolta alla stampa: "Abbiamo immediatamente accolto la richiesta di aiuto di Claudia, una ragazza di trent’anni affetta dalla SMA, l’Atrofia Muscolare Spinale che la costringe da sempre su una carrozzina impedendo ogni tipo di movimento volontario compreso l’articolazione della parola. Claudia è anche tracheotomizzata per cui ha bisogno di utilizzare una macchina della tosse che la libera dal catarro che spesso crea problemi ai suoi polmoni, oltre a due aspiratori che porta sempre con lei e che la aiutano ad aspirare il catarro per non affogare, non potendo deglutire la saliva. Tutte le notti, inoltre, la ragazza è attaccata ad un respiratore sia per espandere la gabbia toracica, sia per evitare di andare in apnea. Claudia vive da sola con la madre, che la assiste da quando era piccolina, e vivono in disagiate condizioni economiche. Dal 1* ottobre di quest’anno la vita di Claudia, già di per se molto drammatica, è notevolmente peggiorata a causa delle scelte folli messe in pratica dal M5S capitolino che ha complicato notevolmente l’esistenza di Claudia e di moltissime persone con disabilità che fino a settembre riuscivano ad utilizzare bene il servizio taxi per visite, lavoro e relazioni sociali. Ma quello che è più grave è che, in presenza della gravissima denuncia e richiesta di aiuto di Claudia al Sindaco, all’Assessore alla Mobilità e ad delegato all’Accessibilità, nessuno di questi esponenti grillini si sia degnato almeno di rispondere a questa ragazza e soprattutto chiederle scusa. Siamo sbigottiti e dispiaciuti da questo atteggiamento lassista di Raggi e compagni ma confidiamo che la nostra richiesta di immediato intervento al Sindaco venga accolta subito a favore di Claudia perché riteniamo che il senso di civiltà e di umanità debba prevalere su tutto, anche su burocratici e farraginosi procedimenti amministrativi”.