Quando Nicola Zingaretti è diventato segretario del Pd ha dedicato la sua vittoria alle primarie a Greta Thunberg. Adesso anche lui decide di dare il suo contributo per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici. E lo fa promettendo di piantare sei milioni di alberi nel Lazio, la regione da lui governata. Intanto ne ha fatti piantare trentamila. L'ha chiamato «progetto ossigeno». Prevede un investimento di dodici milioni di euro in tre anni. «L'aria è sempre più inquinata e serve una svolta - ha spiegato il governatore - Dovevamo e volevamo fare qualcosa». Già, una svolta. Peccato che per vederla bisognerà armarsi di santa pazienza e aspettare anni e anni. Perché gli alberi scelti da Zingaretti, in realtà, sono piccole piantine che avranno bisogno di un discreto lasso di tempo per diventare grandi. Il «fraxinus ornus», più comunemente conosciuto come orniello, ha una crescita lenta. Le foto degli esemplari ordinati dalla Regione, che qui pubblichiamo, lo dimostrano. Tra l'altro, l'orniello ha bisogno almeno di 20-50 anni per raggiungere le dimensioni maggiori. Il governatore l'altra mattina ha lanciato la sua operazione contro i cambiamenti climatici da una scuola. Si è presentato di mattina all'istituto comprensivo Bruno Munari di Roma e ha piantato di proprio pugno un albero a beneficio di macchine fotografiche e telecamere. Poi ha pubblicato la foto sul proprio profilo Facebook per spiegare come salverà il Lazio dall'inquinamento.Ciò che salta subito agli occhi sono le dimensioni dell'albero tenuto in mano da Zingaretti. Di sicuro molto è più grande delle piantine che sono arrivate in Regione per iniziare ad essere piantate. Ma è ovvio, la comunicazione ha le sue regole: se avesse utilizzato un piccolo orniello sarebbe finito per sparire nella buca che gli avevano scavato per l'occasione. Il bluff dell'operazione «ossigeno» non è passato del tutto inosservato. A far notare che qualcosa non torna c'ha pensato Francesco Figliomeni, consigliere di FdI e vicepresidente dell'assemblea capitolina: «Zingaretti dichiara di voler piantare 6 milioni di alberi per un Lazio più green. Detto così sembra una di quelle idee fantastiche, in realtà il solito spot di facciata. Infatti non vi aspettate di vedere piantumati alberi giovani ma piantine da tavolo che, prima di raggiungere la propria maturità, sempre se sopravviveranno, dovranno aspettare molti anni». Eppure il segretario Dem assicura di essere spinto dai sentimenti più nobili. Ha confessato che l'idea di piantare queste sei milioni di piantine gli è venuta «un mese fa vedendo l'Amazzonia in fiamme». Probabilmente non ambisce a fare del Lazio il nuovo polmone verde d'Europa, però questo progetto per Zingaretti è molto «importante per la bellezza, importante perché una zona verde è sicuramente migliore di un quartiere dove c'è solo cemento, ma anche perché ha a che fare con il futuro della nostra vita. Un albero piantato per ogni cittadino del Lazio garantisce la bellezza e soprattutto la produzione di ossigeno. È una campagna bellissima che sta andando avanti molto bene». Fortuna che l'Amazzonia è enorme e di tempo forse ce n'è ancora tanto.