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Pretendevano assunzione da 250 mila euro: carabiniere, sindacalista e commercialista ai domiciliari

Nella vicenda emerge anche il ruolo del consigliere regionale grillino Barillari e spunta il nome di Diabolik

Valeria Di Corrado e Andrea Ossino
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Avrebbero indotto il manager di una clinica privata ad affidarsi a un commercialista loro "amico" per la "modica" cifra di oltre 250 mila euro all'anno, in cambio della rivelazione di notizie su indagini coperte dal segreto istruttorio. Per questo il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Costantino, in servizio al Nucleo ispettorato del lavoro, il sindacalista del Sicel Andrea Paliani e il consulente del lavoro Alessandro Tricarico (che doveva beneficiare dell'incarico), sono finiti agli arresti domiciliari – a seconda delle posizioni – per i reati di “induzione indebita a dare o promettere utilità”, corruzione e violazione del segreto d'ufficio. Le pressioni sarebbero state rivolte a Cristopher Faroni, consigliere di amministrazione e socio dell'Istituto Neurotraumatologico italiano, coinvolto in un'inchiesta appena conclusa per truffa in relazione ai contratti di solidarietà richiesti per i lavoratori. Paliani, per essere più convincente, si era presentato a un appuntamento con l'imprenditore insieme a Maurizio Boccacci, “rimarcando – si legge negli atti - la sua appartenenza al movimento di estrema destra Avanguardia Nazionale”, movimento politico di estrema destra. Secondo i pm Boccacci sarebbe stato utilizzato come strumento di minaccia. Nella vicenda emerge anche il ruolo del consigliere della Regione Lazio, in quota Movimento 5 Stelle, Davide Barillari, componente della commissione sanità. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Roma. Secondo gli inquirenti Barillari “avrebbe già pronta la richiesta di commissariamento del Gruppo Ini”, ennesimo strumento di pressione nei confronti di Faroni. In una conversazione intercettata Paliani racconta al suo interlocutore: “l'altro consulente ci sono andato a parlare con Fabrizio Diabolik (l'ultrà della Lazio ucciso lo scorso 7 agosto al Parco degli Acquedotti ndr) quindi ho alzato il tiro, capito?”.     comando prov roma

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