mobilità al collasso
Morte a (piazza) Venezia: pedonalizzata a Natale!
È l’ultima invenzione della compagine grillina al governo di Roma: pedonalizzare piazza Venezia. Siamo in una fase ancora embrionale del progetto ma, stando alla seduta della Commissione mobilità di ieri mattina, l’idea entra nel mondo del reale. Dopo l’aumento del costo delle strisce blu, l’estensione della Ztl e le funivie ora ci si dedica all’«ipotesi» - così era definita nella convocazione della Commissione - di rendere perdonabile almeno una parte di piazza Venezia. Il verbale della seduta è molto chiaro. Il presidente della Commissione, Enrico Stefàno (M5S), nel presentare il punto all’ordine del giorno, dice: «È un mio pallino, lo confesso. Già in alcune domeniche, una parte della piazza viene pedonalizzata. Già si potrebbe pensare di attuarla tutte le domeniche?». A rispondere, da un punto di vista tecnico, è l’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità: «Nelle ipotesi, anche le transenne e i materiali rimovibili sono stati inseriti calcolando l'impatto minore possibile. La segnaletica non verrebbe mai alterata». Riprende Stefàno: «Si potrebbe pensare di farle tutte le domeniche, soprattutto durante le feste natalizie. Tutto ciò è realizzabile già quando in alcune domeniche si pedonalizza Via dei Fori Imperiali. Si espanderebbe anche a Piazza Venezia». Piazza Venezia con il suo selciato disastrato, dannazione di motorini, coppe dell’olio, ammortizzatori e tacchi alti. Piazza Venezia dove, attualmente, transitano 14 linee di bus diurni (e 7 notturni) e, fra le diurne, alcune che sono fra le linee più affollate di Roma come il 64, il 70, l’81, l’87 e il 492. Linee che, quindi, potrebbero essere “toccate” da questa pedonalizzazione. Spiega ancora Stefàno: «Vogliamo portare avanti questa proposta: rendere definitivo tutte le domeniche l'assetto che oggi c'è con “Via Libera” - l’iniziativa che periodicamente vede alcune zone della Capitale pedonalizzate e ciclabili, ndr - in una parte di piazza Venezia. Ovvero pedonalizzare tutte le domeniche, come sono pedonalizzati i Fori Imperiali, la parte di piazza Venezia verso il Palazzo delle Generali, dividendola dai percorsi dei bus e dei taxi». Qualora questo progetto andasse avanti, sarebbe un’ennesimo colpo alla già disastrata mobilità del centro storico: piazza Venezia è comunque uno snodo fondamentale del traffico urbano della città, come testimoniato dall’intenso volume di traffico sulla piazza, spesso bloccata, nonostante sia all’interno della Zona a traffico limitato. Piazza Venezia, soprattutto, che risulta ai margini della progettualità dell’Amministrazione Raggi. Il tombamento delle talpe della Metro C dovuto all’incapacità della Giunta grillina di prendere per tempo le decisioni utili sul percorso da seguire; la revisione progettuale della stessa Metro C annunciata da un paio d’anni e mai partita; la liquidazione di Roma Metropolitane che si sta rapidamente trasformando nel colpo di grazia alla prosecuzione dei lavori sulla terza linea della sotterranea capitolina; la chiusura ancora della fermata Barberini sulla linea A: sono quattro elementi che rischiano di trasformare l’idea di pedonalizzare piazza Venezia, seppur parzialmente e di per sé magari anche affascinante, in ulteriore caos.