Si indaga sul ruolo degli "inviati" del killer
Del Grosso avrebbe pagato i due per verificare che gli acquirenti avessero i soldi
Valerio Del Grosso paga e i suoi "scagnozzi" eseguono. Dalle indagini sulla morte di Luca Sacchi emergono nuovi elementi che giorno dopo giorno permettono agli inquirenti di chiarire le dinamiche di quella compravendita di "erba" terminata con l'omicidio del personal trainer di ventiquattro anni. Valerio R. e Simone P., incaricati di controllare «se le persone in zona Tuscolana avessero il denaro per acquistare "merce"», sarebbero stati pagati per eseguire il compito commissionato dal ventunenne arrestato insieme a Paolo Pirino con l'accusa di omicidio, rapina e porto illegale di armi. Non si trattava di un favore, ma di un "lavoretto" retribuito. Sono stati gli stessi "mediatori" a riferire agli inquirenti di aver ricevuto denaro per quel compito. Tuttavia non hanno saputo dire quanti soldi hanno percepito, come non sono stati in grado di quantificare il "bottino" contenuto nello zaino di Anastasiya... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI