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Povero ragazzo ma non sparate tutti su Roma

Per i pm c'è una storia di droga dietro il delitto. Il Capo della Polizia se lo lascia scappare e i politici - Salvini in testa - lo mettono in croce

Susanna Novelli
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Ci ha pensato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, poco dopo la convalida del fermo dei due ventunenni indagati per l'omicidio di Luca Sacchi, detenzione abusiva di arma da fuoco, rapina e lesioni, a mettere qualche puntino sulle «i» di una polemica politica che rischia, tuttora, di degenerare in una squallida strumentalizzazione. Da entrambe - o tutte - le parti. «Non è la storia di due poveri ragazzi scippati» ha chiarito immediatamente Gabrielli, aggiungendo: «Tutti dovremmo avere un atteggiamento di grande cautela senza anticipare giudizi, senza emettere sentenze e senza utilizzare la sicurezza come strumento di contesa politica. Che Roma abbia i suoi problemi nessuno lo nega, ma rappresentarla come Gotham city...Non posso non notare con un certo sollievo - ha poi sottolineato il capo della Polizia - che questa vicenda, sotto il profilo dell'accertamento delle responsabilità, ha visto coinvolta la stessa famiglia di uno degli autori di questo efferato gesto. Dal mio punto di vista questo dà anche il senso del fatto che forse non siamo poi messi così male in questa città»... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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