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Minzione compiuta: tassano la pipì

La Regione tira dritto e conferma la nuova legge nel Testo sul Commercio. Da adesso in tutto il Lazio gli esercenti potranno far pagare la sosta al gabinetto ai non clienti

Damiana Verucci
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Alla fine la «tassa sulla pipì» è diventata legge. Tra qualche giorno anche nei bar della Capitale i non clienti potranno trovarsi di fronte all'imbarazzante richiesta di farsi pagare un bisogno fisiologico e andare in bagno potrà costare anche molto di più di un semplice caffè. La Regione si infila in quello che è oggettivamente un vuoto normativo e viene incontro alle richieste delle associazioni di categoria che da sempre difendono il diritto di farsi pagare l'uso del bagno pubblico. Perché è vero che il Comune di Roma, che già prima sulla materia ha legiferato, dichiara che l'esercente non può negare l'uso della toilette a chiunque ne faccia richiesta, ma non specifica se deve farlo, o meno, a pagamento. Ora la Regione questa specifica la mette attraverso il nuovo Testo Unico sul Commercio e inserisce un comma che obbliga il titolare dell'esercizio pubblico a esporre il prezzo del servizio per i non clienti. Di fatto, rende possibile tassare la pipì. Per fortuna mette anche delle eccezioni: portatori di handicap, minori e donne incinta, ma nulla dice riguardo al prezzo, visto che si tratta a questo punto di un servizio e come tale lasciato alla discrezionalità dell'esercente. Potrà costare 50 centesimi, un euro, 10 euro se si tratta, ad esempio, di un bar in centro? Anche perché teoricamente all'esercente potrebbe costare di più mantenere un servizio a pagamento, visto che nel momento in cui paga il non cliente si aspetta un bagno lindo e pulito come quello di casa sua. E poi chi controllerà se in bagno davvero entrerà solo chi ha consumato? La logica vorrebbe che la persona desiderosa di usufruire del servizio si munisse di scontrino da consegnare al personale del bar che a quel punto, oltre a servire clienti o a fare cassa, dovrà anche puntare la porta del bagno per vedere se chi entra ne ha effettivamente diritto gratuitamente... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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