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Allergie alle nuove divise, insorgono gli infermieri

Segnalazioni del sindacato Nursing Up Lazio ad Asl e Regione

Maria Grazia Coletti
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Addio cotone, reazioni allergiche imputabili alle nuove divise indossate dagli operatori sanitari o ai prodotti utilizzate per lavarli. Lo segnala il sindacato degli infermieri Nursing Up Lazio in una lettera inviata ai vertici della Asl Roma 2 e ai politici della Regione. «Intendiamo difendere e curare chi cura», sottolineano dal sindacato dicendosi «preoccupati, perché oramai gli acquisti sono fatti da un unico centro di riferimento, quindi quello che si dimostra deleterio per una struttura sanitaria, si dimostrerà deleterio per tutti?». La causa. «Le divise non sono in puro cotone, che avrebbe potuto essere una scelta morbida, traspirante, assorbente e naturale. Si ritiene che il materiale utilizzato, per le divise, non sia facile da lavare, quindi abbiamo ragione di credere non sia un ottimo prodotto, sanificabile, come dovrebbe essere per i capi ospedalieri», scrive il coordinamento regionale del sindacato nella lettera inoltrata in seguito alle «motivate rimostranze dei colleghi». «Abbiamo ragione di credere che le suddette divise debbano essere lavate con prodotti particolari, fatta eccezione dell'ipoclorito di sodio, quindi potrebbero essere causa d'irritazioni cutanee da parte dei colleghi - prosegue il sindacato che allega i certificati del pronto soccorso - Altrimenti non è difficile pensare che il tipo di tessuto, indossato per 6/12 ore, consecutive, può essere causa di fenomeni irritativi, anche importanti». Si chiede dunque di cambiare queste divise con altre «in tessuto più confortevole e meno irritante». 

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