Pistole, coltelli e droga: ecco i killer di Cerciello Rega
Li descrissero come bravi ragazzi ma i due americani erano sbandati. Pure i genitori non ne potevano più
Ragazzi che masticano violenza. Abituati a maneggiare pistole e coltelli, che si compiacciono nel farlo, scattandosi selfie con le armi in pugno, davanti allo specchio o mentre guidano. Dediti al consumo di cocaina, marijuana, crack e psicofarmaci come lo Xanax. Inclini a mentire, anche con i propri familiari. Protagonisti di gesti di autolesionismo e di combattimenti da strada. Avvezzi a usare un linguaggio minatorio, persino con la propria fidanzata. Pronti a vendere stupefacenti, pur di accumulare denaro con il quale alimentare questa vita dissoluta, fatta di feste e polvere bianca. C'è tutto questo nelle foto, nei video e nelle chat contenute nei cellulari sequestrati a Gabriel Christian Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder, finiti in carcere con l'accusa di omicidio volontario per il brutale assassinio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto la notte tra il 25 e il 26 luglio scorso nel quartiere romano di Prati. I nuovi elementi, raccolti dai carabinieri del Nucleo investigativo e depositati dalla Procura capitolina ai giudici del Tribunale del Riesame... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI