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Riano in rivolta: "No alla discarica a Pian dell'Olmo neanche temporanea"

Assemblea pubblica in Comune dopo le parole del ministro

Grazia Maria Coletti
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«La discarica a Pian dell'Olmo esce dalla porta e rientra dalla finestra, sotto falso nome. No, anche se lo chiameranno sito di stoccaggio temporaneo». Settembre caldo sul fronte rifiuti. Il ministro dell'Ambiente Costa parla. E a Riano monta la protesta mentre per strada a Roma i cassonetti tornano a strabordare come nei giorni dell'emergenza. Il nuovo appuntamento è stato rimandato a lunedì pomeriggio (ore 18.30) nella Sala Consiliare di Riano, Comune che confina con il Municipio XV, Sacrofano, Monterotondo e Castelnuovo di Porto ci sarà un'assemblea pubblica indetta proprio dall'associazione "Presidio Riano No Discarica" che invita tutti i cittadini a partecipare. «Dal momento che il sito di Pian dell'Olmo è tornato ufficialmente in ballo da oltre due mesi, le parole del Ministro dell'Ambiente ci preoccupano e non poco - dice Massimiliano Venditti, presidente dell'Associazione "Presidio Riano No Discarica" -. Parlare ancora di discarica - dice - significa uccidere i territori, da tutti i punti di vista: ambientale, sanitario ed economico. Già teorizzarla vuole dire non aver ancora compreso la drammatica lezione di Malagrotta» afferma Venditti che commenta così le dichiarazioni rilasciate dal Ministro all'Ambiente Sergio Costa che, per il presidente del comitato, confermano la necessità «di una discarica ma come centro di stoccaggio». «Per questo motivo - continua Venditti - per evitare spiacevoli sorprese, come cittadini, ribadiamo a chiare lettere anche al Ministro Costa che nessuna discarica, o centro di stoccaggio dei rifiuti, temporaneo o permanente, deve essere costruita a Pian dell'Olmo, sito inidoneo per antonomasia, o altrove». «Come già fatto in passato – conclude Venditti - siamo pronti a confermarlo anche con i fatti, ovvero con una mobilitazione determinata e decisa. Se la politica è ferma a idee di questo tipo, significa che non ci siamo proprio e che ancora tanta strada c'è da fare per essere un Paese davvero civile. Civiltà, che difenderemo con le unghie e con i denti». Domani i primi segnali. «Abbiamo indetto un'assemblea pubblica a Riano. Attendiamo il parere della Regione, che carte alla mano, deve chiudere la pratica con esito negativo. Si dovrà pronunciare entro la fine del mese» dice Cesare Giuliani, impiegato nel settore IT, 55 anni, residente con la famiglia a Riano dal 2012, che spiega che l'associazione «nella sala consiliare farà il punto sulle attività svolte in opposizione all'ipotesi di discarica». "Carte alla mano, in seguito al parere negativo inviato dal Mibac alla Regione in precedenza - ricorda Giuliani - la procedura non potrà che concludersi con esito negativo, anche se noi non abbassiamo la guardia". A fine giugno la maxi protesta sotto la Regione dei cittadini di Riano con i sindaci dei comuni limitrofi. Mentre in conferenza di servizi erano presenti il sindaco di Riano Ermelindo Vetrani e il vicesindaco Cantoni, il presidente del Municipio 15 di Roma, Stefano Simonelli, il sindaco di Sacrofano, Patrizia Nicolini, il vice sindaco di Formello, Lancianese, il primo cittadino di Castel Nuovo di Porto, Riccardo Travaglini, il sindaco di Monterotondo. Maurizio Lancellotti, un cittadino, autore di una petizione contro il progetto di discarica a Pian dell'Olmo discusso nel 2012 presso il Parlamento Ue ha scritto un messaggio via chat facebook al Ministro Costa chiedendo chiarimenti circa il virgolettato di una intervista nella quale avrebbe dichiarato che occorre "un luogo di incontro tra una discarica e un deposito temporaneo di rifiuti per uno o due anni", chiedendo in cosa consista questo nuovo sito e cosa accada ai rifiuti dopo due anni di deposito, premesso che oggi le leggi in vigore prevedono depositi temporanei dei rifiuti per massimo un anno e per quantità risibili rispetto a quelle previste per una discarica. "Aspetto ancora una risposta dal ministro Costa" conclude Lancellotti.

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