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Tensioni al funerale di Diabolik. La polizia non fa esporre il feretro

La moglie di Piscitelli si sente male e la figlia urla agli agenti: "Che ci siete venuti a fare?"

Giorgio Saracino
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Attimi di tensione davanti al santuario del Divino Amore per il divieto ai tifosi di portare a spalla fino al piazzale sottostante il feretro di Diabolik, atteso da questa mattina dai "suoi" ultras. Terminata la messa, il personale dell'agenzia di pompe funebri stava approntando il carrello per mostrare la bara di Fabrizio Piscitelli marchiata con l'effige degli Irriducibili ai tifosi, ma la polizia ha impedito anche questa manovra. Negato, quindi, l'ultimo omaggio degli Irriducibili. Secondo gli accordi sarebbe dovuto rimanere tre minuti nel piazzale per consentire ad amici e tifosi di dare l'addio al compagno di curva, è stato invece immediatamente portato via, scortato dalla polizia. La moglie della vittima ha avuto un malore ed è subito arrivata un'ambulanza a soccorrerla. Mentre la figlia Ginevra Piscitelli ha urlato agli agenti: "Che ci siete venuti a fare", lanciando una bottiglia d'acqua contro di loro. E poi ancora. "Guarda che avete fatto?". Tensioni che hanno tardato di un'ora l'uscita della bara dalla chiesa. Al passaggio del feretro, i tifosi hanno acceso fumogeni bianco-azzurri, applaudito, intonato l'inno della Lazio e cori come: «Daje Fa... Fabriziooo». Al funerale c'è Luca Lucci, il capo ultras del Milan noto tra l'altro per essere stato fotografato mentre stringeva la mano al ministro dell'Interno Matteo Salvini, oltre a due capi ultras dell'Inter. Nel piazzale ai piedi del santuario ci sono anche Valerio Arenare e Stefano Schiavulli, militanti di Forza Nuova, e il giovane diventato "famoso" per aver urlato "Ti stupro" alla madre rom della famiglia che tre mesi fa ottenne l'appartamento popolare in via Satta, a Casal Bruciato.  "Rispetto, rispetto, rispetto...". "C'è solo un capitano... Un capitano... C'è solo un capitano". Questi alcuni dei cori intonati dagli ultras della Lazio su via del Santuario. "Lo avete ammazzato tanti anni fa con le parole vostre. Siete sciacalli de merda... peggio delle guardie", ha incalzato i giornalisti uno dei supporter bianco-azzurri.

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