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Crollo nella scuola Stefanelli, 200 studenti in sedi che cadono a pezzi

Il preside Di Silvestre supplica: "Iniziate i lavori"

Grazia Maria Coletti
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Ritorno sui banchi ma la scuola sembra ancora bombardata, dopo il crollo del solaio sotto la pioggia battente che ha infiltrato soffitti, pareti, aule e corridoi. E sei delle nove classi al secondo piano, che è stato interdetto, traslocano in due sedi distaccate, che però non versano in condizioni migliori. Dalla padella alla brace gli studenti dell'Ic Paolo Stefanelli di via Pestalozzi 5, ex fiore all'occhiello del quartiere Trionfale. «Non ci ho dormito la notte» racconta Flavio Di Silvestre, preside della prestigiosa scuola nel XIV Municipio, che dista poche centinaia di metri dal Gemelli in linea d'aria, con un'offerta formativa da far impallidire: c'è anche la piscina, i laboratori, e si insegnano tre lingue, anche il tedesco, a 1.250 alunni di 61 classi di elementari e medie, 16 classi di primaria, 45 di scuola secondaria di primo grado, in 3 plessi: oltre alla scuola "bombardata" dall'incuria di via Pestalozzi 5, le due succursali, una in via Taverna, l'altra, Amici-Di Meglio in via Verga. Entrambe dal 16 settembre ospiteranno anche una parte dei circa 200 studenti delle sezioni C e B rimasti senza aule. Ma i nuovi alunni ospiti non troveranno un ambiente tanto migliore. «Infiltrazioni di acqua, muffa e miasmi comune denominatore a via Taverna, che rischia anche il distacco della scala di emergenza per la pressione esercitata da due pini, che devono essere tagliati» racconta il preside, che ha fatto i salti mortali per evitare i doppi turni e il lungo tragitto casa-scuola se fosse andato in porto l'accordo, pur raggiunto, con la scuola Torricelli di Casale Lombroso.  E alla Amici-Di Meglio? «Le bombe d'acqua hanno infiltrato le mura. Più di metà dell'edificio esterno è stato interdetto. I bambini non possono stare fuori e l'esterno della palestra non è fruibile a causa della caduta del rivestimento. Ho chiamato i vigili del fuoco - conclude Di Silvestre - che hanno detto di interdire la zona». Sos alle istituzioni caduti nel vuoto. «La scuola ormai è disastrata - dice ancora Di Silvestre - preda di un ammaloramento generale, un morbo dovuto ad anni di infiltrazioni di acqua piovana e di colpevole, insufficiente manutenzione. Credetemi, come preside è doloroso descrivere un degrado annunciato. Sono arrivato il 1 settembre 2016 da Maccarese e non mi pareva vero assumere l'incarico in quell'istituto: io, alla Stefanelli, in una scuola così prestigiosa, fiore all'occhiello del quartiere Trionfale e Monte Mario, con 1250 ragazze e ragazzi, 60 classi tra scuola primaria e scuola secondaria di I grado, l'indirizzo musicale, il centro sportivo, la sezione trilingue, il potenziamento linguistico, l'opzione del prolungato». Il Municipio XIV ha comunicato che ci sono i fondi: 744 mila euro, «ma non c'è il bando, né una data per i lavori, solo pronostici:giugno 2020. Di Silvestre prega: «Vi supplico, fate presto» ha scritto a Comune, Regione e Municipio. «E le due succursali più affollate con il trasloco dei ragazzi di via Pestalozzi sono sempre più a rischio. Faremo dei lavori tampone - conclude - E poi?».

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