la polemica
Diabolik senza pace, salta il funerale "privato"
«Avviso a tutti gli amici. Non andate al funerale di Fabrizio. Non faremo funerali finché non ci daranno la possibilità per fare un funerale con tutti gli amici di mio fratello. Condividete». Firmato Angela Piscitelli. Con questo messaggio la sorella dell’ex capo ultrà della Lazio, ucciso mercoledì scorso nel parco romano degli Acquedotti, ha annunciato la decisione di disertare le esequie previste per stamattina alle 6 nella cappella del cimitero di Prima Porta, dopo che ieri il Tar ha respinto il ricorso d’urgenza con cui la famiglia della vittima aveva chiesto la sospensione dell’ordinanza del Questore Carmine Esposito, con la quale è stato imposto lo svolgimento dei funerali in forma privata, per ragioni di sicurezza a tutela dei cittadini. «Domani noi non ci presenteremo», ha confermato ieri su Facebook Giorgia Piscitelli, una delle due figlie di Diabolik. «Ci tengo a ribadire che il nostro obiettivo non era nessun funerale di Stato, bensì un funerale normale, dove potevamo dare un saluto a mio padre alla luce del sole, sostenuta da tutti i suoi amici e parenti». Le fa eco sempre sullo stesso social network Ginevra Piscitelli, l’altra figlia del 53enne. «Procederemo per tutte le vie legali possibili, compresa la Corte di Strasburgo. Faremo tutto quello che di legale è possibile fare», aggiunge Angela Piscitelli, dopo gli appelli rivolti alle istituzioni e al Papa. Il ricorso presentato dalla famiglia al Tar resta ancora in piedi. I giudici dovranno pronunciarsi nel merito. Ma la sentenza rischia di slittare a settembre. La salma rimarrà nell’obitorio del Policlinico di Tor Vergata fino a quando la famiglia non si presenterà a ritirarla per la tumulazione. La magistratura, dal canto suo, ha dato il suo nullaosta alla cremazione. «Il mio intendimento non è certo quello di interferire con la funzione religiosa, né tanto meno quello di negare questo momento ai suoi familiari - ha spiegato all’Adnkronos il questore Esposito - L’obiettivo della mia ordinanza è quello di evitare che si verifichino dei delicati problemi di ordine pubblico». E proprio per evitare questi problemi, ieri, i familiari della vittima sono stati ricevuti in Questura per spiegare loro il servizio che verrà comunque effettuato dalla polizia fuori da Prima Porta. «In segno di rispetto assoluto nei confronti dei familiari di Fabrizio gli Irriducibili Lazio accolgono l’invito lanciato dalla famiglia e non saremo presenti domani mattina (oggi, ndr) al cimitero Flaminio». «Pertanto - proseguono gli Irriducibili - estendiamo l’appello a tutti i tifosi della Lazio e non, e ai tanti amici di Fabrizio».