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La versione di Elder: avevo paura di essere aggredito

L'americano parla attraverso i suoi legali: "Non sapeva che Cerciello Rega fosse un militare"

Davide Di Santo
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Undici coltellate perché temeva per la sua incolumità. "Elder ci ha detto che aveva paura di essere strangolato, di essere oggetto di un'aggressione" da parte del vicebrigatiere Mario Cerciello Rega che si è presentato all'appuntamento  quella notte, perché "non sapeva che fosse un carabiniere". Lo riferiscono gli avvocati Roberto Capra e Renato Borzone, legali di Finnegan Lee Elder, il ragazzo americano reo confesso dell'omicidio del carabiniere a Roma. Elder non ha ribadito la confessione al Gip. In carcere per il delitto c'è anche l'altro ragazzo americano che era con Elder quella notte, Christian Gabriel Natale Hjorth.

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