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Una telefonata con gli indagati registrata con WhatsApp

Emergono altri particolari sul carabiniere ucciso a Prati

Au. Par.
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Prima della tragica aggressione ai danni del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, Sergio Brugiatelli ha chiamato diverse volte i due ragazzi americani. Una di queste alla presenza dei militari intervenuti su richiesta della sala operativa. Questa telefonata "veniva registrata mediante applicazione WhatsApp", si legge nell'ordinanza del gip Chiara Gallo. Intanto dallo stesso provvedimento emergono altri particolari, tra i quali l'identificazione di Brugiatelli da parte del carabiniere Andrea Varriale prima di ricevere l'incarico di effettuare l'intervento terminato con la morte del collega. "Alle 1,19 era intervenuto in piazza Mastai su ordine del maresciallo Pasquale Sansone, anch'egli effettivo presso il comando stazione Piazza Farnese, il quale gli riferiva di trovarsi sul posto unitamente ad altri operanti - spiega il giudice per le indagini preliminari nell'ordinanza di 14 pagine - per la ricerca di un soggetto che si era sottratto all'identificazione dandosi alla fuga dopo aver consegnato ai militari un involucro di colore bianco contenente una compressa di tachipirina. Sul posto veniva identificato Sergio Brugiatelli che riferiva di essere stato vittima di un borseggio operato da due persone che dopo il furto si allontanavano a piedi in direzione Lungotevere altezza Ponte Garibaldi. Precisava inoltre che all'interno della borsa che gli avevano asportato era presente il suo cellulare, i suoi documenti e alcuni effetti personali. Al momento gli operanti invitavano Brugiatelli a sporgere denuncia presso un qualsiasi ufficio di Polizia, riprendendo il normale servizio". 

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