Irruzione nella rimessa Ama: insulti e minacce ai dipendenti
Irruzione di tre persone, uno dei quali con il casco da motociclista, nella sede dell'Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma. Lo riferisce la Presidente di Ama, Luisa Melara, che ha chiamato al telefono Silvia, tecnico operativo presso la zona 16/A (Trastevere) per esprimere a lei, allo staff e agli operai in servizio "solidarietà". Siete dei "mangiapane a tradimento", una manica di "balordi". E poi parolacce di ogni tipo. Questi, a quanto riferiscono fonti sindacali, gli insulti rivolti oggi nei confronti degli operatori Ama presenti all'interno della rimessa di Porta Portese da tre persone, che sono entrate direttamente all'interno della struttura. Accuse legate allo stato di crisi del sistema di raccolta e smaltimento in città, con cumuli di sacchetti che si accatastano da alcune settimane attorno ai secchioni. Il più agitato dei tre un giovane, che si è presentato con un casco da motociclista in mano e avrebbe minacciato una dipendente. Per calmarlo è stato necessario l'intervento di un caposquadra. Assieme a lui una signora di mezza età, avrebbe usato anche lei toni piuttosto accesi nei confronti degli operatori. Gli insulti ai dipendenti Ama non sono una novità, riferiscono fonti sindacali, ma solitamente avvengono in strada durante lo svolgimento dei turni di lavoro, la novità di oggi sta nell'ingresso in una sede aziendale da parte dei contestatori. L'episodio è stato riferito all'azienda, senza sporgere denuncia, dato che non si è verificata alcuna colluttazione.