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A Ladispoli altro furto di cavalli

L'appello dei proprietari: restituiteci i nostri animali

Daniela Cursi
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“Lauta ricompensa a chi riporta a casa Magic, Vieni Qua, Agata, Sillavy, e Flika”. Questo l'appello di Dora Lazzarotto diffuso sui social dopo il furto subito nella notte di ieri, mercoledì 26 giugno a Ladispoli, in via delle Quote, presso il centro ippico ASD Ladispoli. Tutti cavalli con passaporto FISE e microchip. “Ho allarmato subito i centri ippici vicini, ma purtroppo nella stessa notte hanno rubato altri due cavalli a Ceri”, ha spiegato la Lazzarotti. Sono in corso le indagini da parte delle Forze dell'Ordine per rintracciare la banda che, sicuramente munita di un grande van, con capienza di sette cavalli, si aggira su Roma nord e provincia per studiare la fattibilità dei prossimi furti presso i maneggi. Da quanto si è appreso, il gruppo è formato da almeno sei persone: 5 rapitori di equidi e un autista. “Il nostro maneggio - ha spiegato Dora Lazzarotto - ha le telecamere, ma questi ladri si sono mossi riuscendo ad evaderle. Sono passati dal boschetto, tagliando la recinzione e hanno rubato un cavallo al paddock e quattro cavalli in box. Sono disperata, per noi sono come dei figli. Uno ha 25 anni e ce l'ho da quando è puledro. Per noi sono parte della famiglia. Per questo sono pronta a ripagarli, sperando che non siano finiti nel giro del macello clandestino. E' un pensiero che non posso sopportare. Mi rivolgo a chi ce li ha portati via. Vi prego, sono disposta a comprarli, ma restituiteci i nostri affetti”. Sempre cinque, i cavalli rubati il 13 giugno scorso a Manziana, in via Casale delle Pietrische. Numero di equidi che conferma l'ipotesi di una banda composta da sei persone. Quel che è certo è che si recano sul posto almeno un mese prima del colpo, chiedendo informazioni sulle lezioni. “Passa di qui molta gente interessata a far lezione, quindi è difficile collegare un viso a un sospettato - ha dichiarato la Lazzarotto - ma ora che ci penso, più di un mese fa, ci hanno fatto visita dei Rom. Dichiaravano di voler solo avere informazioni”. E' partita nel frattempo, la catena solidale della condivisione social, per ritrovare i cavalli rubati.

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