scossa di 3.6
Terremoto, paura tra Roma e i Castelli: gente in strada e verifiche sui danni
"Dopo la paura di ieri sera, la notte è trascorsa tranquilla. Una decina di persone hanno dormito al palazzetto dello sport allestito dopo la scossa perché sono necessarie verifiche nei loro appartamenti". A dirlo è Fausto Giuliani, sindaco di Colonna, all'indomani della scossa di magnitudo 3.6 registrata alle ore 22.43 dall'Ingv. "Oggi sarà una giornata di controlli sugli stabili per escludere qualsiasi situazione di rischio", ha spiegato. "Danni concreti non si sono registrati, stiamo valutando casi di cornicioni danneggiati, qualche casa dovrà essere sgomberata ma a titolo precauzionale. Stiamo allestendo anche il palazzetto dello sport per eventuali persone che ritengano di non rientrare in casa o siano costrette a non dormire in casa, considerato che qualche palazzina presenta dei problemi". "Nessun danno significativo". È questa la valutazione della Protezione civile dopo le prime verifiche effettuate dalla sala operativa. "La scossa -spiega il capo ufficio stampa- ha interessato alcuni Comuni del Lazio. Abbiamo registrato preoccupazione nella popolazione interessata ma per fortuna non ci sono danni di nessun tipo, né alle persone né alle case". In tanto proseguono le attività di monitoraggio nei comuni intorno all'epicentro come a Roma dove gli osservati speciali sono gli edifici scolastici. Al momento, risultano richieste per ulteriori verifiche tecniche in cinque asili nido del Municipio XI. I nidi interessati sono: "Aquilone Blu", "Corviale", "Il Liro d'Oro", "Irlandesi", "Lo scarabocchio". Lo comunica il Campidoglio in una nota. Le strutture educative sono state preventivamente interdette all'utenza, a garanzia della sicurezza del personale e dei bambini, per permettere controlli su murature, travi, pilastri e solai. Controlli sono stati avviati nell'asilo nido "Stella Stellina", sempre nel Municipio XI, dove e' stata chiusa esclusivamente una sala. Dalla scorsa notte sono state allertate le strutture operative per la verifica negli edifici scolastici di competenza di Roma Capitale con l'intervento congiunto di Polizia Locale, Vigili del Fuoco e Protezione Civile capitolina. Alle ore 11 si e' riunito il Centro operativo comunale (Coc) nella sede della Protezione Civile di Roma Capitale, a Porta Metronia, per coordinare le attività di verifica. I tecnici del Mibac sono al lavoro per un monitoraggio continuo sul patrimonio dell'area investita dal sisma. Sui beni di proprietà del ministero, fino ad ora, non sono stati segnalati danni. Ci sarebbero invece due segnalazioni su due beni non di proprietà del Mibac ma sui quali il ministero esercita la tutela e sono: la chiesa di Santa Maria Assunta di Montecompatri (Rm), dove una lesione preesistente sulla cupola dell'abside si è leggermente allargata; la parrocchia di San Nicola nel comune di Colonna, il luogo più vicino all'epicentro del sisma, dove ci sono lesioni minime ma le architravi sono segnate e gli archi presentano lesioni pronunciate. "Abbiamo attivato al campo sportivo una zona di accoglienza dei cittadini. Molti sono nel panico e quindi abbiamo attivato un punto di accoglienza" per chi ha paura di rientrare a casa. Lo afferma il sindaco di San Cesareo Alessandra Sabelli. "I cittadini hanno avuto molta paura perché la scossa è stata forte", conclude. La scossa di magnitudo 3.6 (nove chilometri di profondità) registrata alle ore 22.43 con epicentro a tre chilometri da Colonna è stata avvertita nei comuni vicini (San Cesareo, Gallicano nel Lazio, Zagarolo, Monte Compatri e Monte Porzio Catone) e Roma. Nella notte si sono verificate repliche di lieve entità. "Terremoto bello forte a Roma adesso o sono impazzito?", è uno dei tanti posto condivisi su Twitter e Facebook dagli utenti preoccupati.