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Papa Francesco attacca la Raggi: "Roma soffre di degrado e abbandono"

Il Pontefice sul sagrato della parrocchia di Santa Maria Consolatrice

Carlo Antini
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Per aiutare le persone in difficoltà bisogna passare «dalla logica del "ciascuno per sé" a quella della condivisione». Ancora di più per aiutare a Roma, che «soffre di degrado e abbandono». Papa Francesco sceglie Casal Bertone, periferia Est della Capitale, per lanciare un giudizio molto pesante sulla drammatica situazione che la città vive negli ultimi anni. Nelle ultime settimane persino i bus vanno in fiamme, come i rifiuti, tanto che la sindaca Virginia Raggi sui social grida al vandalismo e al boicottaggio. Dalle mura Leonine il pontefice non può non vedere la crisi cittadina, dedicandogli parole importanti durante la liturgia per il Corpus Domini. «Nella nostra città affamata di amore e di cura, che soffre di degrado e abbandono, davanti a tanti anziani soli, a famiglie in difficoltà, a giovani che stentano a guadagnarsi il pane e ad alimentare i sogni, il Signore ti dice: 'Tu stesso dà loro da mangiarè - dice nella sua sentita omelia -. E tu puoi rispondere: "Ho poco, non sono capace". Non è vero, il tuo poco è tanto agli occhi di Gesù se non lo tieni per te, se lo metti in gioco». Per Papa Francesco, che torna nelle periferie romane dopo la visita a sorpresa di dicembre 2018 in due strutture sulla Laurentina, c'è un altro messaggio da veicolare con forza. «È triste vedere con quanta facilità oggi si maledice, si disprezza, si insulta», avvisa. Ecco allora che non bisogna, spiega, lasciarsi «contagiare dall'arroganza, non lasciamoci invadere dall'amarezza». Bergoglio è accolto dagli applausi sul sagrato della parrocchia di Santa Maria Consolatrice, nel cuore di Casal Bertone. Tantissimi si affollano per salutare il Santo Padre, i residenti espongono bandiere vaticane alle finestre. Un messaggio di accoglienza, in un mondo sempre più incentrato sui soldi e sull'egoismo. «Nel mondo sempre si cerca di aumentare i guadagni, di far lievitare i fatturati. Sì, ma qual è il fine? È il dare o l'avere? Il condividere o l'accumulare? - dice Bergoglio - La 'economià del Vangelo moltiplica condividendo, nutre distribuendo, non soddisfa la voracità di pochi, ma dà vita al mondo. Non avere, ma dare è il verbo di Gesù». È importante passare, aveva ribadito nell'Angelus del mattino, «dalla logica del 'ciascuno per sé' a quella della condivisione», incominciando da quel poco che la «Provvidenza ci mette a disposizione». Sì, perché bisogna respingere con forza la chiusura verso gli altri. Nella festa del Corpus Domini l'Eucarestia insegna infatti che Dio è «racchiuso in un pezzetto di pane», che condiviso trasmette la mentalità del Signore. «È l'antidoto contro il "mi spiace, ma non mi riguarda", contro il "non ho tempo, non posso, non è affare mio", conclude il pontefice. Si torna in Vaticano, ma è stata una domenica davvero speciale per Bergoglio.

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