Studente americano annegato nel Tevere, assolto Galioto
Il clochard era accusato di omicidio volontario per aver spinto il 19enne nel fiume
Massimo Galioto assolto per «non aver commesso il fatto». Questa la decisione dei giudici della Corte d'Assise della Capitale nei confronti del senzatetto di 44 anni accusato di aver spinto, il 30 giugno 2016, nel fiume Tevere, il 19enne Beau Solomon. Lo studente americano sarebbe morto poco dopo per annegamento. Nei confronti dell'imputato i pm Nadia Plastina e Gennaro Varone avevano chiesto la pena dell'ergastolo con l'accusa di omicidio volontario. Secondo l'accusa Galioto, difeso dall'avvocato Michele Vincelli, quella notte avrebbe avuto un violento litigio con lo studente della John Cabot University, giunto ubriaco sulla banchina del Tevere. Il senzatetto lo avrebbe spintonato, dandogli due calci e scaraventandolo nel fiume. Per questo Galioto fu arrestato il 7 luglio del 2016 respingendo però sempre le accuse e tirando in ballo la sua ex fidanzata, Alessia Pennacchioli. La donna, nel corso di questi tre anni, ha fornito versioni diverse sulla vicenda.