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Lo sport come strumento per riabilitare i detenuti

Roberto Fico: "Così si abbattono i muri"

Stefano Liburdi
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Non solo mondiali, che proprio in questi giorni hanno preso il via in Francia, il calcio femminile fa parlare di sé anche nella penisola italica e con un nobile scopo. Si è svolta oggi presso la Casa Circondariale Femminile di Rebibbia l'iniziativa «Siamo tutte calciatrici», il primo torneo per il diritto allo sport. Un triangolare che ha visto sfidarsi l'Atletico diritti femminile, la rappresentativa dell'Università Roma Tre e la Squadra Operatori Rebibbia femminile. Una bella giornata all'insegna del divertimento, che ha messo in risalto i valori d'unione dello sport e in particolare di un calcio femminile sempre più in voga. Nella prima delle tre mini partite di calcio a 5, l'Atletico Diritti ha perso 1-0 con la rappresentativa Roma Tre, caduta poi 1-2 contro la squadra Operatori Rebibbia. Nell'ultima sfida, invece, vittoria all'ultimo respiro dell'Atletico Diritti che batte 3-2 la Operatori Rebibbia e si aggiudica così il primo posto del torneo. A dare il calcio d'inizio il presidente della Camera Roberto Fico, che ha sottolineato: "Eventi come questo permettono idealmente di abbattere muri e di fare in modo che la nostra società possa avviare il percorso di riabilitazione che è garantito dai nostri principi costituzionali. Questo permette di dare piena attuazione alla nostra Carta. Grazie davvero a tutti i protagonisti di questo momento prezioso».

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