Sigilli al Jailbreak. Colpo della Gdf agli "affari" dei Mercuri
Sequestrato dalla Guardia di Finanza il noto locale romano "Jailbreak live club", in via Tiburtina 870, punto di riferimento della scena rock underground, sul cui palco ogni sera si alternano gruppi storici e band emergenti. Dalle indagini della Dda della Capitale è emerso che il club di musica dal vivo, con annesso ristorante, era riconducibile alla famiglia Mercuri, di origini calabresi, dedita dagli anni '80 alla commissione di numerosi reati, tra i quali furto, truffa, simulazione di reato, contrabbando, riciclaggio, ricettazione. In esecuzione di una misura di prevenzione patrimoniale disposta dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Roma, i finanzieri del Comando provinciale hanno sequestrato un ingente patrimonio mobiliare e immobiliare del valore complessivo di circa 10 milioni di euro, tra le province di Roma, Reggio Calabria, Frosinone, Latina, Livorno e Milano. I beni sottoposti a vincolo sono risultati nella disponibilità del nucleo familiare (da anni residente nella Capitale e nella sua provincia), composto dal capostipite Francesco Mercuri, 88 anni, dalla moglie ottantenne Carmela Fazzari e dai due figli Giuseppe Mercuri di 53 anni - attualmente in carcere per usura - e Angelo Mercuri di 51 anni, tutti gravati da numerosissimi precedenti penali e numerose sentenze definitive di condanna per reati contro il patrimonio, l'economia e la fede pubblica commessi, anche in forma associativa. Gli accertamenti compiuti dai finanzieri della Compagnia di Frascati hanno consentito di riscontrare un rapporto di particolare sproporzione tra i redditi dichiarati, pressoché inesistenti, e il patrimonio a loro riconducibile: costituito da 24 immobili, tra villa, appartamenti e terreni, 32 autovetture, un'imbarcazione a vela, conti correnti, quote societarie, capitale e un intero compendio aziendale composto da cinque società operanti nei settori immobiliare e del commercio di autoveicoli. Tutti beni sottoposti a sequestro in quanto ritenuto acquisiti con proventi delle attività illecite. L'altissimo tenore di vita è dimostrato anche dai club esclusivi che frequentavano in località marittime, come Ponza, che raggiungevano a bordo della barca a vela di 10 metri “CiuCiu”, definita dallo stesso Angelo Mercuri su Facebook un'imbarcazione foriera di grandi emozioni.