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Al via l'inchiesta sull'Elemosiniere

La Procura ha aperto un fascicolo sul furto di energia

Valeria Di Corrado
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E' stata aperta un'inchiesta dalla Procura di Roma per accertare chi abbia riattivato l'energia nell'edificio occupato di via Santa Croce in Gerusalemme. Nei giorni scorsi era arrivata negli uffici di piazzale Clodio la denuncia contro ignoti che Areti spa, la società di Acea che gestisce la rete di distribuzione nella Capitale, ha presentato ai carabinieri della stazione di Settecamini dopo che 1'11 maggio è stata riattivata la corrente nello stabile ex sede di Inps-Inpdap, attualmente di proprietà del Fondo immobili pubblici promosso dal ministero dell'Economia. Nonostante il cardinale polacco Konrad Krajewski, Elemosiniere del Papa, abbia rivendicato la «paternità» dell'intervento, la denuncia è contro ignoti. Il reato ipotizzato dal denunciante, un funzionario di Areti, è furto aggravato d'energia. Per questo tipo di reato è prevista la pena della reclusione da sei mesi a tre anni. La fornitura elettrica all'interno del palazzo - dove si svolgono spesso party di vario tipo - era stata staccata da Areti spa 5 giorni prima, a fronte di una morosità di 319 mila euro. Per dare la possibilità ai 450 inquilini abusivi dell'occupazione Spin Time di riavere la luce, l'Elemosiniere ha spiegato: «Sono intervenuto personalmente, è stato un gesto disperato. La colpa è solo mia, sono pronto a pagarne le conseguenze». Difficile credere, però, che il cardinale abbia agito da solo, calandosi al buio all'interno dentro un tombino dove si trova la centralina elettrica e ha tolto i sigilli al contatore. Saranno gli inquirenti a stabilire se sia stato aiutato da un tecnico. La manomissione della cabina avrebbe potuto portare conseguenze anche mortali, qualora fosse stata effettuata una manovra errata. Il porporato non gode di alcuna immunità, quindi, in caso dovesse essere accertata una sua presunta responsabilità, potrebbe finire imputato davanti al Tribunale di Roma. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini, aveva criticato l'azione di Krajewski: «La proprietà privata SACRA, a prescindere da qualche cardinale». Tweet cui il polacco ha poi replicato: «Da questo momento, da quando è stato riattaccato il contatore, pago io, non c' è problema. Anzi, pagherò anche le sue, di bollette. Non voglio che diventi una cosa politica». Invece, inevitabilmente, questa «ingerenza» diventata una questione politica; tanto che ieri Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d' Italia, ha detto ad Agorà: «È bene che si tenga il Papa fuori dalla politica, pur senza aver sempre condiviso tutte le scelte, come quella dell' elemosiniere. Doveva andare a riattaccare spina a Lambert, perché tetraplegico, contro il parere dei genitori. Volevo vedere che andava a riattaccare quelle spine».

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