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Spari e violenze, caccia ai nuovi clan. A Ostia sgominate due famiglie: sei arresti

La guerra tra i Costagliola e i Sanguedolce per prendersi lo spaccio sul litorale. Proseguono le indagini

Silvia Sfregola
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Trafficano droga sul litorale romano e sparano, in pieno giorno, con una violenza feroce che arriva nelle piazze, nei bar, nei cinema e aggressioni che quasi sempre restano coperte dal silenzio dei testimoni. Così agiscono i nuovi clan di Ostia, i Sanguedolce da una parte, i Costagliola, detti "i napoletani", dall'altra, su cui la procura indaga da tempo: sei persone sono state arrestate, per lesioni e tentato omicidi, in un blitz che ha disarticolato le due bande rivali. Sono giovani, con paginate di precedenti che vanno dalle rapine, alla droga e le violenze, «non sono mafia ma sono altrettanto feroci», dicono di loro gli inquirenti. I due gruppi hanno occupato piazze di spaccio tra Dragona e Acilia, sul litorale romano, approfittando del "vuoto criminale" seguito agli arresti dei Fasciani prima e degli Spada poi. I loro affari criminali sono cresciuti in modo esponenziale fino a quando, il 7 giugno dello scorso anno, è arrivata in una piazza di Dragoncello una prima resa dei conti. Davanti al bar Grease, alle 20, si è presentato Alessio Sanguedolce, 37 anni, con due sodali: ha puntato la pistola su uno dei rivali, ha premuto il grilletto per uccidere, ma l'arma si è inceppata, e i tre si sono dati alla fuga. Quaranta minuti dopo sul posto sono arrivati i Costagliola, in cinque, uno di loro ha sparato in aria, giurando vendetta, e si è allontanato per tornare poco dopo, sparare ancora e pestare uno dei presenti, perché ritenuto vicino ai nemici. Tutto è avvenuto quando era ancora giorno, davanti a decine di testimoni nessuno dei quali ha denunciato nulla. La squadra mobile, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, è arrivata ai responsabili solo grazie alla segnalazione di un carabiniere fuori servizio e alle intercettazioni e riprese video di telecamere su persone da tempo monitorate. Tre mesi dopo, il 6 settembre del 2018, nuove violenze, questa volta in una multisala cinematografica dove i Costagliola sono andati in cerca di uno dei fratelli Sanguedolce, per lavare l'onta dell'affronto subito: sono entrati armati nel cinema, dopo avergli bucato le gomme della macchina, lui è stato costretto a nascondersi in bagno e solo dopo all'intromissione delle donne della famiglia Sanguedolce i rivali si sono allontanati. Sei persone sono finite in carcere, ma le indagini proseguono e l'offensiva alla nuova mala di Ostia è solo all'inizio.

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