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Tutti di corsa alla Race for the cure

Maria Grazia Cucinotta, Giovanni Malagò, Riccardo Battistini e Rosanna Banfi (foto Sirolesi)

Domenica 19 maggio in "gara" anche il San Raffaele che fornisce strumenti per diagnosi precoci e precise

Valentina Lo Russo
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Battere i record, sconfiggere la paura, lottare insieme, sempre con il sorriso. Sono i presupposti che da 20 anni animano la «Race for the cure», la corsa tutta tinta di rosa che si contraddistingue dalle altre per i suoi nobili principi. Vent'anni per riempire le piazze, e non solo di Roma, per superare la vergogna e la paura delle tantissime donne colpite ogni anno dalla peggiore delle malattie, il tumore del seno. Oggi la Komen Susan Italia vanta numeri impressionanti, sia in termini di guarigioni, sia di partecipazioni all'evento. Anche il San Raffaele corre per la Race for the Cure: i Poliambulatori del nosocomio romano hanno aderito all'iniziativa in qualità di partner mettendo a disposizione strumentazioni all'avanguardia per diagnosi precoci e precise. Il Gruppo, aderendo all'iniziativa, conferma l'impegno profuso per iniziative di sensibilizzazione, ricerca e innovazione in tema di prevenzione, con particolare riferimento alla salute femminile L'appuntamento sarà domenica 19 maggio (in contemporanea con la città di Bari) per correre insieme alla marea delle oltre 6 mila donne in rosa (colpite dal tumore) che coloreranno festosamente il percorso di 5 chilometri della «Race for the cure» tra le meraviglie archeologiche del centro di Roma. Lo scorso anno, alle quattro tappe italiane della «Race» si sono iscritti oltre 120 mila partecipanti, dei quali più di 72 mila a Roma. Per vincere questa sfida, l'associazione ha lavorato insieme a centinaia di volontari. Madrina d'eccezione delle Donne in Rosa è Rosanna Banfi: «Sono dieci anni che sono madrina, la prima volta ero in chemioterapia, pelata ed impaurita come succede a tutti quelli colpiti dal tumore, e nonostante mio padre lo avesse detto in tv, io mi sentivo a disagio nel farmi vedere. Festeggio i miei dieci anni di salute e auguro a tutte le donne di trovare tanta sorellanza». Accanto lei, fin dalla prima edizione c'è Maria Grazia Cucinotta che ancora oggi ringrazia la Komen per averle dato questa opportunità: «Komen ha dato un senso al mio essere popolare, sentirmi un punto di riferimento per molte donne ha grande importanza. La prima volte che fui coinvolta ero incinta di mia figlia, non potevo muovermi, oggi lei ha creato la sua squadra e correrà». Anno dopo anno la Race è cresciuta sempre di più spinta dall'energia del Professor Riccardo Masetti, (Direttore di senologia del Policlinico Gemelli) che ha creato l'evento facendolo diventare una realtà sempre più coinvolgente. Tante le novità in occasione del ventennale: prima fra tutte il sodalizio con la cultura romana e la possibilità di entrare gratis nei musei, monumenti e parchi archeologici per gli iscritti alla gara. Anche quest'anno hanno aderito numerosi personaggi del mondo dello spettacolo come Milly Carlucci, Paola Cortellesi, Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Alessandra Amoroso. A dare il via alla manifestazione sarà metaforicamente il Presidente Mattarella quando riceverà il 16 maggio in Quirinale una delegazione della Komen. Poi via alla bellissima macchina della Race for the Cure.

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