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Case agli stranieri, bufera sulla maestra-talpa per CasaPound

Spunta la dipendente capitolina: avrebbe fornito notizie riservate degli alloggi

Silvia Sfregola
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Ci sarebbe una «talpa» in Campidoglio che fornirebbe informazioni a Casapound sulle case popolari che si liberano in anticipo. La questione è stata sollevata nuovamente oggi da alcuni articoli di stampa, in attesa che si concluda l'operato della Corte dei Conti, che assieme alla Guardia di Finanza e alla Digos sta svolgendo accertamenti finalizzati a verificare se sussista o meno l'ipotesi di un danno erariale per l'occupazione dello stabile di via Napoleone III, che va avanti da dicembre 2003, da parte degli attivisti della formazione di estrema destra. CasaPound però smentisce l'ipotesi: «Quando la Guardia di Finanza è venuta a fare le ispezioni ha annotato la presenza tra i nostri sostenitori di una maestra d'asilo, che lavora in una scuola comunale di periferia, ma è una associazione senza senso e senza logica il pensare che per il solo fatto che questa persona lavora in Comune la possa mettere in condizione di avere accesso alle graduatorie delle case popolari», spiega Davide Di Stefano, portavoce romano di CasaPound. «Tra l'altro - prosegue - il nostro consigliere in Municipio X, Luca MArsella, da mesi chiede di poter avere in consultazione le graduatorie delle case popolari senza che gli vengano fornite. Se avessimo una talpa che ci avverte che bisogno ne avremmo di chiedere quei documenti?».

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