Così Salvini dà l'assalto al Campidoglio
Le file della Lega piena di transfughi di altri partiti. Molti di loro usciti da FdI
Matteo Salvini accelera e punta dritto alla conquista di "Roma ladrona". Che il ministro dell'Interno volesse piazzare l'ennesima bandierina leghista anche sul Campidoglio, è più che noto. Ma nel registrare i recenti attacchi del Carroccio senza soluzione di continuità soprattutto contro la sindaca della Capitale, Virginia Raggi, si ha la sensazione che il Capitano intende accelerare la sua marcia su Roma. E così, gasato dai sondaggi, il leader del Carroccio ha messo in moto la macchina da guerra. Ma sarà in grado di portarla alla vittoria? Un fatto è certo, per sbarcare nel Lazio la Lega ha accolto non pochi esponenti degli alleati di centrodestra, in particolare di Fratelli d'Italia. E questo non è certo un elemento che aiuta il Capitano a imporre la sua linea. Come anche all'interno dei vari direttivi, diversi membri provengono fuori dalla Lega. Nel direttivo di Roma e provincia, per esempio, c'è Maurizio Politi, ex Fratelli d'Italia, è capogruppo, unico consigliere, in Campidoglio, tra gli eletti in fuga a luglio dal partito di Giorgia Meloni, accusato di arroccamenti al vertice e scarso dialogo con la base, per approdare sul carro del vincitore leghista. Ancora tra i nomi del coordinamento romano troviamo Carlo Passacantilli, capogruppo salviniano della Città Metropolitana, ex Fratelli d'Italia. Stesso scenario che non rafforza certo la leadership di Salvini si riscontra tra i referenti dei municipi dove non mancano, ancora una volta, i transfughi da FdI. Da Mattia Balducci in V municipio a Matteo Crocicchia in XI, a Valeria Campana in XII. Ma tra i nomi dei coordinatori municipali spunta anche qualche reduce di... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI