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Lo Stadio della Roma va avanti

Possibile conclusione della fase amministrativa entro l'estate

Fernando M. Magliaro
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Niente da fare: per Cristina Grancio, ex 5Stelle transitata nel Gruppo Misto prima e approdata poi nel movimento di De Magistris, e per Stefano Fassina, Sinistra X Roma, e la loro proposta di annullare d'ufficio in autotutela la delibera Raggi sul pubblico interesse allo Stadio della Roma sono arrivati due “no” secchi. URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI: NO ALLA GRANCIO/FASSINA Stamani seduta congiunta delle Commissioni Urbanistica e Lavori pubblici dove i 12 consiglieri 5stelle presenti hanno votato compatti parere negativo alla proposta Grancio/Fassina che ha ottenuto un totale di soli 4 voti favorevoli: Ilaria Piccolo e Giulio Pelonzi (Pd), Andrea De Priamo (FdI) e, ovviamente, la stessa Cristina Grancio. Seduta di oggi sostanzialmente monopolizzata dai funzionari del Dipartimento Urbanistica che, utilizzando il parere firmato dal direttore del Dipartimento, arch. Cinzia Esposito, hanno letteralmente “smontato” da un punto di vista urbanistico la proposta Grancio/Fassina lasciando i due proponenti del “no” allo Stadio solo la possibilità di lanci di agenzia di protesta: “Questo è lo stadio delle omertà di chi preferisce secretare i pareri scomodi piuttosto che renderli noti”, dice la Grancio, e Fassina: “Ancora una volta a Roma gli speculatori prevalgono sugli interessi generali”.  LA SUSPENCE PER LE FIBRILLAZIONI GRILLINE Il parere negativo delle due Commissioni (7 pareri negativi alla Grancio/Fassina e 3 favorevoli in Urbanistica e 5 no e 1 sì ai Lavori Pubblici) era sostanzialmente atteso. Almeno su carta. Ma le ultime fibrillazioni politiche tutte interne ai grillini aveva accresciuto l'attesa per questo voto: dopo l'arresto di Marcello De Vito, infatti, tutte le anime più o meno convintamente “annulliste” del progetto Stadio s'erano risvegliate. E tutte queste fibrillazioni, con il coinvolgimento di deputati e consiglieri regionali e comunali, si erano, poi, tradotte nella clamorosa astensione del Gruppo 5Stelle in IX Municipio: 14 astenuti che - con un'interpretazione molto al limite del regolamento municipale - aveva consentito al parere favorevole alla proposta Grancio/Fassina espresso da soli 9 consiglieri di passare.  Lunedì scorso, poi, in Commissione Sport, causa la mancanza di alcuni pareri, il voto era stato rinviato a dopo Pasqua e, nonostante le rassicurazioni dei 5Stelle presenti e del presidente della Commissione, Angelo Diario, le speculazioni sulla tenuta della maggioranza non s'erano placate. IMPOSSIBILE “RIVOTARE” LA DELIBERA RAGGI DI PUBBLICO INTERESSE Che il Movimento 5Stelle fosse in una fase di confusione è testimoniato anche dalle dichiarazioni della presidente della Commissione Urbanistica, Donatella Iorio: "Una probabile nuova votazione sull'interesse pubblico, non dipende da questioni di merito o da una volontà di modificare il progetto ma semplicemente per consolidare quell'interesse pubblico con un voto dell'Aula che non veda coinvolto il presidente Marcello De Vito. Non è ancora una decisione ma un'ipotesi che ci è stata illustrata. Non c'è un altro progetto in discussione sul tavolo. Quello entrato in conferenza dei servizi è il progetto dello stadio a Tor di Valle”.  L'ipotesi di “rivotare” la delibera già votata, ovviamente, non è neanche da prendere in considerazione, trattandosi di cosa semplicemente impossibile da un punto di vista giuridico. Altro è - come sarebbe stato a prescindere dalle vicende giudiziarie di Parnasi, Lanzalone e De Vito - richiamare nel futuro testo della variante urbanistica un'espressione di conferma forte al pubblico interesse così come espresso nella delibera Raggi del giugno 2017. Del resto, De Vito non è certo il “presentatore” della delibera di pubblico interesse, che era una delibera presentata dalla Giunta, e se si dovesse effettuare un nuovo voto su ogni delibera “presentata” da De Vito nella sua qualità di Presidente dell'Aula, significherebbe dover rivotare ogni singola delibera di Consiglio approvata dall'insediamento di questa Consiliatura: 482 delibere approvate in totale durante la presidenza De Vito. Un po' troppe anche per gli “annullisti”. PROSSIME TAPPE La proposta Grancio/Fassina ora è destinata - a meno di sconvolgimenti totali dell'ultim'ora - a esaurire il suo corso con la bocciatura: anche, alla fine, arrivasse in Aula per il voto, se la compattezza espressa oggi dai consiglieri 5Stelle venisse confermata, l'esito sarebbe scontato, visto comunque il parere negativo dell'Avvocatura in merito allo strumento giuridico scelto (l'annullamento in autotutela) e alla totale bocciatura del Dipartimento Urbanistica in merito a tutti i rilievi mossi da Fassina e Grancio che si è detta disponibile ad accogliere alcuni emendamenti di Pd e Fratelli d'Italia, cosa che ha portato oggi De Priamo e Pelonzi a votare insieme alla stessa Grancio. Allo stesso tempo, proseguono i lavori fra i proponenti e gli uffici tecnici del Campidoglio per concludere la fase preparatoria propedeutica all'invio in Aula per il voto di Variante e Convenzione urbanistica. Al momento, anche stando alle ultime dichiarazioni di Virginia Raggi, resta ancora valido l'obiettivo di concludere questi lavori in poco tempo per poter giungere a chiudere tutta la fase amministrativa entro l'estate.  

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