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"Qui non li vogliamo". Casal Bruciato in rivolta: tutti contro la casa ai rom

(foto Nicola Dalla Mura)

Dopo Torre Maura monta la protesta contro l'assegnazione di una casa popolare a una famiglia...

Silvia Sfregola
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«Casa ai terremotati, agli invalidi o agli italiani»: recita così il cartello esposto da Casapound in via Facchinetti 90 nel quartiere di Casal Bruciato a Roma, insieme a bandiere tricolore e a una tenda da campo montata simbolicamente, nel giardino condominiale, in segno di solidarietà per Noemi, la giovane mamma che, con un bimbo di 6 mesi, stanotte ha occupato l'appartamento assegnato a una famiglia rom. La protesta, dunque, era cominciata ieri quando, all'indomani della rivolta di Torre Maura, alcuni residenti in via Facchinetti erano scesi in strada per impedire la consegna di un alloggio popolare alla famiglia di etnia rom. «Chiediamo alla Raggi di lasciare, di dimettersi e tornare a elezioni perché ancora succedono queste cose ai romani - ha detto il responsabile di Casapound per il Lazio Mauro Antonini - Aspettiamo la revoca dell'assegnazione di questa casa. Siamo pronti a dormire qui». A fargli eco gli abitanti di Casal Bruciato che stanno protestando: «non andremo via da qui fino a che non vediamo la revoca dell'assegnazione. Se li portassero a casa loro - hanno detto alcuni residenti - La Raggi se li portasse a casa sua. Noi gli zingari qui non li vogliamo, quella casa deve andare a un italiano». «Dopo Torre Maura anche qui c'è la percezione che ci sia una discriminazione nei confronti degli italiani. - ha detto al megafono il responsabile Casapound Roma Davide Di Stefano - Siamo qui per dare sostegno alla ragazza italiana con un bimbo piccolo. Siamo venuti a difendere gli italiani». Tra i cartelli esposti nel giardino condominiale: «Sto con Noemi italiana con bambino piccolo. Noi vogliamo tranquillità. No ai rom che nessuno li vuole». La strada è presidiata dalle forze dell'ordine.

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