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Rubava i rimborsi dei colleghi, manager del ministero nei guai

Per quasi due anni ha incassato fiumi di denaro che non gli spettavano

Silvia Sfregola
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Per quasi due anni ha incassato fiumi di denaro che non gli spettavano, girando sui suoi conti centinaia di migliaia di euro del Ministero in cui lavorava. Per questo Vincenzo Zumbo, funzionario del Ministero della Salute, è stato arrestato: «Aumentava il mio ego nel senso che comunque riuscivo a fotterli tutti senza colpo ferire - raccontava, intercettato, mentre parlava con un'amica, come riporta l'ordinanza firmata dalla gip Flavia Costantini - e riuscivo a eludere qualunque controllo....». L'uomo è finito in carcere con le accuse di peculato e autoriciclaggio per aver sottratto quasi un milione e quattrocento mila euro in poco più di un anno e mezzo alle casse del ministero. Secondo quanto accertato dal nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Carlo Villani, il 54enne duplicava fatture di pagamento inserendo il proprio iban per ricevere indebitamente denaro che poi utilizzava in buona parte per il gioco d'azzardo. Spendeva duemila euro al giorno presso centri scommesse e video lottery e, secondo la gip, pur di trovare denaro da spendere al gioco non aveva «freno né dignità», «avendo avuto addirittura il coraggio di chiederlo all'anziana madre». «I soldi chiamano i soldi», diceva parlando con un'amica con la quale condivideva la passione per le scommesse «...se mi va di giocare mille euro me li gioco, capito?». Per la gip Costantini «appaiono inidonee» misure cautelari diverse dal carcere perché l'uomo, «anche agli arresti domiciliari», potrebbe «compiere ulteriori atti dispositivi del denaro di cui si è illecitamente appropriato o continuare a dissipare i propri beni continuando anche a giocare d'azzardo online o telefonicamente». Le indagini sono state avviate a seguito di approfondimenti antiriciclaggio relativi a transazioni finanziarie anomale, e hanno consentito di appurare che l'uomo, incaricato di istruire le pratiche di rimborso delle spese di viaggio sostenute dal personale ministeriale, in meno di due anni aveva fatto confluire sui conti 1.395.000 euro. Oltre all'arresto sono stati eseguiti sequestri per un importo di circa 200mila euro e, su disposizione dell'autorità giudiziaria, sono stati perquisiti la casa e l'ufficio del 54enne.

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