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"Lo stadio si farà". Il vice della Roma avverte la Raggi

Baldissoni non ha dubbi: "Per noi è un diritto realizzarlo". E la società sta continuando a incontrare le più importanti aziende di costruzioni

Fernando M. Magliaro
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«Per noi non è un'aspettativa ma un diritto veder realizzato lo Stadio nei tempi più rapidi possibili visto che la conferenza di servizi l'ha approvato oramai da 15 mesi. Da un punto di vista giuridico non c'è alcun motivo per un rallentamento del processo». Il giorno dell'arresto del grillino Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea Capitolina, Mauro Baldissoni era stato molto chiaro. La Roma continua a mantenere un basso profilo di fronte agli ultimi eventi, in modo molto simile a quanto avvenuto già all'epoca dell'arresto di Luca Parnasi. Anzi, proseguono anche gli incontri con le più importanti aziende italiane nel settore delle grandi costruzioni - De Eccher di Udine, Salini Impregilo e altre - per trovare il partner cui affidare il ruolo di General contractor in vista dell'avvio dei lavori. Così come l‘accordo fra James Pallotta e Eurnova per il passaggio di proprietà dei terreni è ormai pronto da firmare.  Perché una cosa per la Roma è un punto fermo: «Veder realizzato lo Stadio è un diritto». E poco interessano le fibrillazione interne del Movimento 5 Stelle. Colloqui informali fra Palazzo Senatorio e il quartier generale giallorosso - chiacchierate anche con i vertici nazionali del Movimento - vanno tutti nella direzione di... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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