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Il sistema De Vito e la scalata agli uffici dell'Urbanistica

Così nelle intercettazioni Mezzacapo e Pititto cercano appoggi nella segreteria di Montuori per aggirare gli ostacoli

Valeria Di Corrado e Augusto Parboni
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Il presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito e l'avvocato Camillo Mezzacapo volevano mettere le mani anche sull'assessorato all'Urbanistica della Capitale. Un «ufficio» che agli indagati del secondo filone sul nuovo stadio della Roma faceva gola da tempo. Tanto da cercare il modo di trovare «influenze» per poter ottenere gli «ok» necessari per i loro presunti progetti illeciti. Lo scorso 18 febbraio, infatti, l'avvocato e l'architetto Fortunato Pititto, anche lui indagato, vengono intercettati dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma mentre parlano di quale situazione si era venuta a creare dopo l'arresto del costruttore Luca Parnasi. «Mezzacapo - si legge nelle carte dell'inchiesta - accenna ripetutamente alla situazione che si è venuta a creare dopo l'arresto di Parnasi e ai rapporti con i dirigenti del Comune di Roma nei confronti dei quali è necessario intervenire. In tale contesto in più occasioni viene citata tale Raggi, indicata quale loro referente nell'ambito dell'assessorato all'Urbanistica "no va beh ma noi ci abbiamo con...la Raggi no? che è ...la Capo Segreteria .. che genera questa cosa... tant'è vero che quando abbiamo fatto la riunione con Giuseppe c'era lei ...ecco, io mi interfaccio con la Raggi...che è quella che è stata contattata, che già seguiva queste cose...ma lei si è seguita tutta la cosa...lei...eh...tant'è vero, io ci ho portato proprio (inc.), più di cosi?...e no no ma ce l'ha fatta incontrare, però...». Il riferimento degli investigatori è chiaramente a Gabriella Raggi, capo segreteria dell'assessore Luca Montuori. Si tratta di una «strategia», quella di avere rapporti con la Capo Segreteria, che gli indagati avrebbero messo in... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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