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Spuntano le intercettazioni di De Vito: "Marcè, questa è la cometa di Halley. Dobbiamo sfruttarla"

Mezzacapo al presidente del Consiglio comunale: "Ci restano due anni"

Valeria Di Corrado
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"Questa congiunzione astrale...è tipo l'allineamento della cometa di Halley, hai capito? Cioè è difficile secondo me che si riverifichi così... e allora noi, Marcè, dobbiamo sfruttarla sta cosa, secondo me, cioè guarda... ci rimangono due anni". Questa intercettazione tra Camillo Mezzacapo e Marcello De Vito (entrambi finiti oggi in carcere con l'accusa di corruzione e traffico illecito di influenze), risale al 4 febbraio scorso ed è la dimostrazione - spiega il gip Maria Paola Tomaselli - del "valore commerciale" che l'incarico pubblico di De Vito "ha assunto in relazione alle responsabilità di governo che il M5S ha sia a livello comunale che nazionale". In particolare - prosegue il giudice - "il suo potere di influenza e di intervento è stato notevolmente amplificato per il fatto che il Movimento risulta essere non più solo al governo della città, ma al governo del Paese". Per questo, la congiuntura astrale favorevole di cui parla Mezzacapo nell'intercettazione, viene paragonata al propizio allineamento della cometa di Halley, "presentando - si legge nell'ordinanza - una serie di eventi difficilmente riproponibile e quindi un'occasione da non perdere".  Nella stessa conversazione viene spiegato come il prezzo delle corruzioni sia dai due (De Vito e Mezzacapo) custodito in un conto corrente della società MDL Srl per poi essere spartito tra loro. De Vito: "Va beh ma distribuiamoceli questi". Mezzacapo risponde: "Ma adesso non mi far toccare niente, lasciali lì. Quando tu finisci il mandato, se vuoi non ci mettiamo altro sopra." 

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