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Raggi: sono su tutte le furie ma vado avanti

La sindaca da Vespa: Con De Vito solo rapporti d'Aula. Bene Di Maio ad espellerlo subito

Sus. Nov.
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"Sono stata colta di sorpresa, non me lo aspettavo e sono su tutte le furie. Vedere che qualcuno che pensavi giocasse con te invece giocava dall'altra parte fa male e fa rabbia". Così Virginia Raggi ospite questa sera a Porta a Porta sull'arresto del presidente dell'Assemblea capitolina, nonché di uno dei fondatori del MoVimento 5 Stelle romano, Marcello De Vito è infatti solo l'ultimo tsunami in due anno e mezzo di governo Raggi. E il sindaco di Roma Capitale, così come già fatto con l'arresto di Raffaele Marra (ex capo del personale e vice capo di gabinetto) e quello di Luca Lanzalone (ex presidente Acea), corre da Bruno Vespa per ribadire erga omnes la propria innocenza. Non sapeva e non se lo aspettava. Come sempre. Non risparmia poi una "frecciatina" davvero amara alla capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Roberta Lombardi (della stessa corrente di De Vito): "E' noto a tutti che De Vito e Lombardi non mi amavano". E dopo l'annuncio di aver avviato verifiche anche sugli altri progetti oggetto dell'inchiesta, ex Fiera di Roma e ex Mercati generali, rassicura: "Ci sono ancora due anni pieni di mandato, abbiamo tante cose da fare". Bene, secondo a Raggi, Luigi Di Maio ad espellere immediatamente De Vito dal MoVimento: "Il M5S ha reagito con tanta rapidità, e ha dimostrato tutta la sua forza, tutti possono sbagliare, la differenza sta nelle reazioni. Chi sbaglia paga ed è giusto che paghi». Poche altre brevi dichiarazoni e poi via in Campidoglio dove una riunione fiume della maggioranza dovrebbe concludersi con l'accordo sulla nomina di Enrico Sefàno a presidente dell'Assemblea capitolina. Occorre fare in fretta, martedì infatti è prevista la visita di Papa Francesco, indispensabile dare l'illusione di una normalità istituzionale che tuttavia non c'è mai stata. 

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