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Sciopero nel giorno della donna. Trasporti, scuole e sanità a rischio

Assicurate le fasce orarie di garanzia. A Roma anche un corteo da piazza Vittorio

Carlo Antini
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Venerdì difficile ma con disagi meno gravi del previsto per i romani alle prese con un nuovo sciopero del trasporto pubblico. A indire la protesta Cobas e Usb sulla rete Atac e Usb e Faisa Cisal sui bus periferici della Roma Tpl: il servizio, tornato regolare alle 17, rischia nuovi stop o rallentamenti a partire dalle 20.In mattinata, non c'è stata la temuta paralisi soprattutto perchè le linee metro A, B e B1, la Roma-Lido e il tratto urbano della Roma-Viterbo sono rimaste attive, anche se «con riduzione di corse», mentre la linea metro C e la Termini-Centocelle hanno funzionato regolarmente; attese più lunghe del solito alle fermate del bus ma l'adesione del personale Atac all'agitazione, rilevata alle 10 di questa mattina, è stata pari al 23,8% per poi scendere al 19,2% dopo le 15. Transito consentito anche ai veicoli privi di permesso nella Zona a traffico limitato diurna del centro storico e quella di Trastevere ma gli effetti sul traffico si sono fatti comunque sentire: molti romani, temendo di restare appiedati, hanno optato per l'auto privata e rallentamenti più o meno pesanti si sono registrati sulla Tangenziale, intorno a San Giovanni, sull'Appia, sulla Cassia, sull'Aurelia oltre che in via Trionfale, in via Tiburtina, in via Prenestina e al Muro Torto. Nel pomeriggio, i problemi maggiori si stanno registrando in centro, per effetto stavolta del corteo contro la violenza di genere organizzato dal movimento «Non una di meno». Corteo partito da piazza Vittorio con destinazione via dei Fori Imperiali.

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