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Acea dona alla Raggi un tesoretto

Guadagni boom della multiutility (+50%), alla sindaca 77 milioni di euro non previsti. Donnarumma chiude il migliore bilancio di sempre e riesce a lenire le ferite Ama e Atac

Filippo Caleri
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Acea, la multiutility capitolina, archivia un 2018 da incorniciare. Il bilancio si è chiuso con una crescita del 50% dell'utile che si è attestato a 271 milioni di euro, mentre l'Ebitda (il margine derivato dall'attività industriale) ha segnato un progresso dell'11% a 933 milioni di euro. Risultati che porteranno un lauto assegno anche alla sindaca Virginia Raggi e al Comune di Roma che è il socio di maggioranza dell'azienda. Se si tiene conto che il dividendo proposto all'assemblea dei soci sarà di 0,71 euro, e che la partecipazione azionaria capitolina è pari al 51% delle quasi 213 milioni di azioni, si può calcolare a spanne che, una volta approvati i conti dall'assemblea, nelle casse del Campidoglio arriverà un assegno lordo di oltre 77 milioni di euro. Una boccata di ossigeno per le finanze comunali generata dalla gestione di Acea da parte dell'amministratore delegato, Stefano Donnarumma che, dopo l'approvazione del bilancio, ha spiegato che «si chiude un anno importante per Acea, il migliore di sempre. Un anno di svolta, soprattutto a livello industriale». In particolare, ha osservato il manager, «la forte spinta impressa dalle aree operative ha permesso più volte nel corso dell'anno di rivedere al rialzo la guidance, portando l'azienda a guadagnare con largo anticipo le tappe fissate nel piano industriale presentato nel novembre 2017»... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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