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I due sospettati hanno confessato: "Abbiamo sparato per errore"

Dopo il ritrovamento della pistola erano stati interrogati in Questura

Carlo Antini
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I due ragazzi sospettati per il ferimento di Manuel Bortuzzo sono stati fermati dopo aver confessato di essere stati loro a sparare per errore. Si tratta di due giovani di 24 e 25 anni, uno dei quali riconoscibile dal doppio taglio dei capelli; sono stati rintracciati anche grazie alla descrizione dei testimoni presenti al momento del ferimento. I due, sotto interrogatorio da questo pomeriggio, si erano presentati in questura con i loro rispettivi avvocati. Intanto il padre di Manuel gli ha spiegato tutto: «Ha detto "mi sento mancare la parte sotto", gli abbiamo spiegato che la parte sotto non dialoga con la parte di sopra», «è consapevole», è «una persona forte» e «non ha pianto». Così, in un'intervista Franco Bortuzzo, papà di Manuel, il nuotatore ferito da un colpo di pistola all'Axa sabato scorso, racconta di aver riferito al figlio, ancora ricoverato al San Camillo, le sue condizioni di salute e, in particolare che «le gambe non ci sono: gli abbiamo detto che non ha più possibilità motorie. È forte, ce la farà». Domani i medici scioglieranno la prognosi, spiega il padre di Manuel: il ragazzo «fisicamente è migliorato», «beve e mangia da solo», gli è stato detto che andrà «in centri specializzati con ottime possibilità di migliorare la sua vita»: certo, «non si possono fare i miracoli - aggiunge il padre del ragazzo - ma ci sono scienze che studiano come venir fuori da queste situazioni. Non smettiamo di crederci, ce l'abbiamo qua, per me è importante questo». Franco Bortuzzo racconta poi dei tanti messaggi di solidarietà ricevuti e della polizia «che lavora in maniera esemplare: non sarà oggi, o domani, sarà fra un mese», è stata «trovata la pistola», qualcosa «si muove, non si sta a guardare in silenzio».

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