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Blitz antidroga a Roma, in manette anche un boss dei Casamonica
Il clan Casamonica era pronto ad acquistare 4 milioni e mezzo di cocaina colombiana da smistare in tutta Italia. Secondo quanto emerso dall'operazione contro il narcotraffico scattata all'alba di oggi a Roma, Salvatore Casamonica, finito in carcere a luglio nell'ambito dell'operazione Gramigna, era con quattro sodali, il referente del clan per il traffico di cocaina. Secondo il procuratore aggiunto Michele Prestipino, che come capo della Direzione distrettuale antimafia ha coordinato le indagini della guardia di finanza, il fatto che il clan avesse 4 milioni e mezzo di euro in contanti da investire nel traffico di droga è "significativo della pericolosità e potenzialità criminale di questo gruppo". Alle indagini, durate oltre un anno, e partite grazie alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia, hanno preso parte quattro agenti sotto copertura provenienti da vari paesi: dall'Italia, agli Stati Uniti (attraverso la Dea) e la Svizzera. Intercettato durante le indagini partite oltre un anno fa, Salvatore Casamonica, 43 anni, dichiarava che il clan aveva a disposizione quattro milioni e mezzo di euro, in contanti, in procinto di essere investiti nel narcotraffico. Secondo il procuratore aggiunto Michele Prestipino, che come capo della Direzione distrettuale antimafia ha coordinato le indagini della guardia di finanza di Roma il fatto che il clan avesse 4 milioni e mezzo di euro in contanti da investire nel traffico è "significativo della pericolosità e potenzialità criminale di questo gruppo". Informazioni