emergenza

Il freddo uccide un altro clochard. È il decimo da novembre

Mary Tagliazucchi

Come un killer silenzioso il freddo di questi ultimi giorni prosegue a mietere vittime nella Capitale. Un altro clochard (il decimo della stagione invernale e il quinto registrato nelle ultime settimane), è stato trovato morto ieri mattina a piazza Mancini, a due passi dello stadio Olimpico. Dopo i primi accertamenti le cause della morte sono da collegare quasi sicuramente alla basse temperature che, durante la notte di martedì, hanno sorpreso l’uomo nel sonno. Sarà l’esame autoptico a definire con più precisione cosa ha portato al decesso dell’uomo dell’età di 50 anni originario dell’Est Europa. Il corpo inerme e senza vita è stato rinvenuto – accartocciato su se stesso nel disperato tentativo di ripararsi dal freddo -  da un passante che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine e i soccorsi. Il fenomeno purtroppo non sembra arrestarsi e anzi, giorno dopo giorno, la lunga lista di decessi degli ‘invisibili’ (così vengono chiamati nella Capitale questi senza fissa dimora) si allunga tragicamente. La scorsa settimana a perdere la vita infatti era stato un altro clochard, un cittadino romeno di 50 anni. Anche lui aveva cercato – inutilmente – di ripararsi e crearsi un rifugio al caldo all’interno del parco della Resistenza in zona Piramide. Ma non c’è stato nulla da fare e le temperature proibitive non gli hanno lasciato scampo e la morte è sopraggiunta nella notte. Sul corpo infatti non è stato riscontrato nessun segno di violenza riconducibile al decesso. Solo 24 ore prima era avvenuto un analogo, triste, episodio. Ancora un senza fissa dimora sempre dell’età di 50 anni era stato ritrovato morto all’interno di un parco alle spalle di piazza Irnerio. A dare l’allarme al 118 è stato un edicolante adiacente all’area verde, anche se una volta arrivati i soccorsi non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Sopraggiunti anche gli agenti del commissariato Aurelio insieme ad alcuni uomini della Scientifica. L’8 gennaio invece a Ponte Sublicio, un altro clochard ha perso la vita - carbonizzato all’interno della sua baracca-  dopo aver acceso un fuoco per riscaldarsi. Ad allungare la triste escalation di morti - forse evitabili - il 2 gennaio si è registrata un’altra vittima: un polacco di 50 anni ritrovato nell’area verde di piazza Lorenzo Lotto. Zaid Mahmud - morto sempre a causa del freddo- era stato invece ritrovato dai Carabinieri il 19 dicembre in largo Giovanni Battista Marzi.Il 29 novembre su via dello scalo di S. Lorenzo il ritrovamento di un altro senza tetto morto per le basse temperature. E ancora il 29 ottobre a San Pietro, un altro clochard di 62 anni morì per la medesima causa.